Superior inaugura il 2022 con un importante riconoscimento nell’ambito della sua politica di sostenibilità: è, infatti, la prima conceria al mondo a poter vantare la certificazione Carbon Neutral. Dopo aver calcolato le proprie emissioni di gas serra, tramite la Carbon Footprint Analysis, e promosso uno studio di fattibilità per ridurle, particolarmente ottimizzando l’uso di energia, l’azienda toscana, che opera da oltre 50 anni nel settore delle pelli di lusso per l’alta moda, è la prima al mondo a compensare le emissioni attraverso l’utilizzo di crediti di carbonio certificati Verified Carbon Standard (VCS), principale standard internazionale.
Superior continua così, concretamente, nel suo sviluppo sostenibile e lo fa, prima di qualsiasi altra conceria, sottolineando ancora una volta la propria eccellenza e lungimiranza in ambito green. Oltre all’implementazione di soluzioni tecniche per ridurre l’impatto ambientale, grazie anche a collaborazioni speciali con la Normale di Pisa e con il Polo Tecnologico di Navacchio, oggi Superior alza il tiro puntando alla Carbon Neutrality, per essere in linea con gli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs) definiti nell’Agenda 2030 dell’ONU e dall’Accordo di Parigi.
“La mia visione da imprenditore è stata quella di creare un equilibrio tra i benefici a medio e lungo termine, garantiti da progetti di innovazione industriale ed efficientamento energetico, con l’investimento in Carbon Credits per la neutralizzazione delle emissioni, efficaci sin da subito”, spiega Stefano Caponi, AD Superior Spa.
I crediti certificati supportano il progetto forestale Fazenda Nascente do Luar sviluppato nel bioma Cerrado (in portoghese “chiuso”, “inaccessibile”), la savana tropicale più ricca in biodiversità al mondo, localizzata nello stato del Mato Grosso do Sul in Brasile, una regione dove l’allevamento intensivo e l’agricoltura insostenibile hanno causato prima la deforestazione, poi la degradazione del suolo di vaste aree che prima erano coperte da una densa savana tropicale. Ad oggi la regione del Cerrado copre il 21% del territorio brasiliano. Purtroppo, solo meno del 3% di quest’area è effettivamente protetta dalla legge, la sua copertura vegetale è frammentata e consiste in macchie di savana degradata, separate da pascoli improduttivi utilizzati per il pascolo del bestiame. Il progetto di riforestazione FNL ha portato alla nascita di un nuovo tipo di paesaggio, caratterizzato da un mosaico composto da foresta naturale e foresta piantata, in cui le aree riforestate permettono la riconnessione della savana naturale, fungendo da veri e propri corridoi biologici, permettendo una rapida copertura del suolo con la formazione di nuova materia organica che arricchisce il terreno. Questo progetto forestale prevede un approccio unico: integrare la riforestazione dell’area con il ripristino e la conservazione della foresta nativa, generando al contempo benefici ambientali, sociali e alla biodiversità.
Il percorso sostenibile della conceria di Santa Croce sull’Arno (PI) prevede già ulteriori step: “Superior – fanno sapere dall’azienda – sta, inoltre, collaborando con agenzie di consulenza specializzate per rinnovare l’analisi della Life Cycle Analysis (LCA) che potrà fornire un’idea aggiornata dell’impatto dell’attività in termini di emissioni di carbonio equivalente. A fronte dei risultati ottenuti, verrà sviluppato un progetto Road Map to Carbon Neutrality, finalizzato all’individuazione di migliorie tecniche e di processo per ottimizzare le nostre attività e di conseguenza diminuire le nostre emissioni”.
A febbraio, in occasione delle fiere di settore Premiere Vision Paris e Lineapelle a Milano, l’azienda toscana presenterà la collezione primavera-estate 2023, composta da una selezione di articoli premium tra vitelli, vitellini e agnelli, e la capsule di agnelli 100% metal-free.
Nei 3 anni precedenti al Covid, Superior Spa ha registrato una significativa e costante crescita di fatturato, passando da 37 a 54 milioni di euro con un organico di 120 dipendenti. Il 2021, l’anno della ripartenza, ha registrato forti segnali di ripresa con una previsione di recupero dei valori pre-Covid, fatturato e dipendenti, entro il 2022.