Questo è senz’altro il momento della grande complessità. Se ne parla da tempo, ma oggi è integrata in modo tangibile nella attività quotidiana. Una complessità che dipende dal cambiamento accelerato della cultura e delle abitudini dei consumatori, trainati dalla dimensione digitale e dalla consapevolezza della sostenibilità. Un cambiamento che procede a una velocità mai vista in precedenza, grazie all’esplosione della tecnologica. Questo fattore, infatti, oltre ad aver spalancato le porte a nuove opportunità di relazione con i clienti e tra i clienti, ha anche reso la ‘intelligenza artificiale’ uno strumento strategico, consentendo l’elaborazione in tempo zero di dati che, fino a qualche anno fa, non era possibile gestire.
Tutto questo rende attuale quella che era una rivoluzione annunciata, e che ora è un fenomeno che accompagna la vita aziendale con continuità. Anzi, in qualche modo, è evidente che più che accompagnare, si tratta ormai di guidare la vita dell’azienda e dei manager. Non ci sono momenti di stacco, non ci sono periodi di stallo e di riflessione. È un continuo che coinvolge le collezioni, gli eventi, le strategie di marketing e comunicazione. E non è solo ‘continuità’. C’è un altro fattore che mette sotto pressione il management, anche quello dei gruppi più strutturati, anche i vertici che vengono indicati come più visionari e innovativi. È il fattore ‘necessità’. Non è più possibile scegliere, valutare se agire o non agire. Oggi, bisogna esserci. Sempre, e sempre possibilmente prima degli altri. Questa necessità della continuità, inoltre, impone un’accelerazione da parte delle aziende sul fronte del capitale umano.
Non solo i volumi di lavoro si sono amplificati, ma si sono moltiplicate le competenze richieste. Il digitale ha imposto l’innesto nelle strutture di nuovo know how operativo, capace di gestire i messaggi e le relazioni virtuali. Trasformando, di fatto, l’azienda di moda in un editore di se stessa. E, in prospettiva, in qualcosa di ancor più complesso. Si pensi agli eventi in diretta da diverse location e città, su differenti canali, con pluralità di ospiti e contenuti. Ecco che l’azienda di moda si trasforma ulteriormente: diventa un broacasting, una rete di trasmissione. Tale passaggio, forse nemmeno immaginato anche solo fino a un paio d’anni fa, oggi richiede una ulteriore integrazione di capacità.
Necessità. Continuità. Conoscenza. Tre variabili cruciali che vanno ad affiancarsi agli obiettivi economici dell’impresa. Il manager di oggi e del futuro, perciò, sarà chiamato a vincere una partita il cui campo principale non sarà quello delle risorse economiche, ma quello delle nuove competenze.