Gap Inc, che controlla, oltre all’omonimo marchio ammiraglio, anche Old Navy, Banana Republic e Athleta, ha registrato nel Q3 vendite nette pari a 3,9 miliardi di dollari (circa 3,47 miliardi di euro), in calo dell’1% rispetto al 2019 pre-Covid. Secondo quanto si legge sulla Cnbc, Wall Street si aspettava ricavi per 4,44 miliardi di dollari (3,96 miliardi di euro). A pesare sulla performance, gli ostacoli lungo la supply chain che hanno prodotto, si legge nella nota, un impatto di 8 punti percentuali per via delle restrizioni subite dall’inventario. Il gruppo Usa ha riportato una perdita netta di 152 milioni di dollari, che si confronta con l’utile netto di 95 milioni di un anno prima.
Il gruppo ha quindi patito la crisi globale della catena di approvvigionamento, che implica fabbriche chiuse per via della pandemia, trasporti rallentati e rincari delle materie prime, la cui prima conseguenza è la difficoltà nel soddisfare la crescente e rinnovata domanda dei consumatori. La società rimane comunque focalizzata sullo sviluppo del fronte digitale, riducendo la propria rete retail attraverso la chiusura dei punti vendita meno redditizi e puntando all’ampliamento dei mercati internazionali.
Proprio in quest’ottica era da intendersi la recente cessione da parte del gruppo californiano dei suoi 11 store italiani a Ovs, ottimizzando così la propria presenza sul mercato europeo.
Le vendite online hanno continuato a crescere, mettendo a segno un incremento del 48% rispetto al terzo trimestre del 2019 e hanno rappresentato il 38% del business totale, anche grazie agli investimenti sull’infrastruttura tecnologica. Il ‘foot traffic’ nei negozi, invece, continua a procedere a rilento. In crescita del 5% sul 2019 le vendite comparabili, calcolata sull’online e i giorni di attività dei negozi aperti.
In calo anche le vendite del primo marchio, Gap, a -10% sul 2019. Spicca però il risultato della collaborazione con la label Yeezy di Kanye West: è suo il record del maggior numero di vendite per articolo in un solo giorno nella storia del brand.
“Le pressioni attuali – ha dichiarato l’azienda – non ci hanno distratto da ciò che conta: far crescere i nostri marchi da miliardi di dollari, soddisfare i nostri oltre 64 milioni di clienti con prodotti ed esperienze e una ristrutturazione e digitalizzazione della nostra attività con l’obiettivo di realizzare rapidamente un futuro migliore”.
L’outlook delineato dall’azienda tiene conto delle sfide che stanno interessando il mercato. Il risultato è una stima che oscilla tra gli 1,25 e gli 1,40 dollari (1,11 – 1,25 in euro) di utile diluito per azione e una perdite nelle vendite compresa tra i 550 e i 650 milioni di dollari (490 – 578 in euro) a causa degli impacci nella supply chain, a cui si aggiungono 450 milioni di dollari di spese annuali di trasporto aereo per le merci. Al netto delle variabili negative globali, Gap si dichiara ottimista sullo slancio commerciale.