Nel famoso libro del Dr. Seuss, diventato celebre dalla trasposizione cinematografica con Jim Carrey, il Grinch è un personaggio che odia a tal punto il Natale da ‘rubarlo’ e derubare anche la tranquillità delle feste natalizie. Nel 2021 il Grinch è rappresentato da una serie di problematiche, i ritardi nella catena di fornitura globale, aumenti di prezzo e scarsità di alcuni prodotti, che stanno preoccupando i consumatori italiani in vista del Natale. È quanto rivela una nuova ricerca condotta da Oracle Retail, secondo la quale, appunto, i consumatori temono che queste problematiche, i problemi nella catena di fornitura mondiale e i ritardi nelle consegne, possano portare scompiglio in occasione delle feste.
Un campanello d’allarme importante per i retailer, che devono dunque dotarsi della necessaria flessibilità e capacità di controllo della supply chain e di processi di relazione e acquisto eccellenti. Secondo lo studio, per evitare di farsi trovare impreparati, il 39% degli italiani ha cominciato o prevede di cominciare in anticipo lo shopping natalizio; il 13% si è detto disposto a pagare di più pur di assicurarsi una consegna rapida e garantita, e il 19% prevede di ordinare più regali per stare tranquilli in caso alcuni ordini siano in ritardo o cancellati: dati che salgono rispettivamente al 17% e al 28% per i consumatori della generazione Millennial.
Altri hanno scelto una strada più semplice, con il 35% delle persone (in particolare i Millennial al 48%) che acquisteranno più carte regalo rispetto all’anno scorso.
“Come vediamo anche nei notiziari, le sfide nella supply chain sono una realtà a livello mondiale. Ma a prescindere da questo, i consumatori continueranno a giudicare le realtà commerciali a cui si rivolgono in base alla loro capacità di consegnare la loro lista dei desideri durante le festività” ha affermato Mike Webster, Senior vice president e General Manager di Oracle Retail. “Attribuiranno loro la responsabilità di come andranno le cose. Per questo, le aziende del retail devono avere una chiara visibilità del loro stock, offrire tempistiche realistiche per l’evasione degli ordini e avere un piano per comunicare chiaramente i processi di ordine e di consegna. Con trasparenza e con un’attenta esecuzione di queste strategie, potranno guadagnarsi la fiducia dei clienti e gettare le basi per conservarla anche in futuro”.
Tra i maggiori timori c’è quello sui costi (il 22% degli intervistati teme che gli articoli desiderati siano più costosi a causa della situazione) e sulla disponibilità (il 16% teme che i prodotti desiderati non siano disponibili). Un altro fattore chiave sarà quello del tempo. Il 65% degli intervistati si farà consegnare i regali a casa (in calo rispetto al 69% del 2020), ma molti (36%) temono che i tempi di spedizione non soddisfino le loro aspettative e che ci siano ritardi (36%) – sempre che i regali arrivino (31%). Per contenere la preoccupazione, il 72% degli intervistati afferma che la possibilità di monitorare in tempo reale lo stato della consegna è fondamentale. Inoltre il 41% degli intervistati dichiara che la rapidità di consegna sarà determinante per scegliere da chi effettueranno l’ordine. L’1% dei consumatori si aspetta la consegna in giornata, il 36% in 1–2-giorni lavorativi, e il 49% in 3–5 giorni. Oltre la metà degli intervistati, il 55%, sta cercando soluzioni creative, e afferma che sia molto probabile usare un servizio ‘on demand’ come DoorDash per ordinare i regali dell’ultimo minuto.
Nel caso in cui un prodotto non sia disponibile, il consumatore è più propenso a dire addio. Nonostante si apprezzino i prezzi bassi, molti consumatori non sono disposti ad aspettare i momenti promozionali per ottenere ciò che desiderano. Solo il 37% degli acquirenti ha dichiarato che avrebbe partecipato agli Amazon Prime Day e il 58% che avrebbe fatto shopping durante il Black Friday. Un numero ancor più ridotto (18%) afferma che prenderà parte al Cyber Monday.
Lo studio ha preso in considerazione anche i tipi di prodotti più richiesti, tra cui le gift card che si sono classificate al primo posto, e i resi. Secondo l’indagine, una buona parte dei Millennial sta già pianificando la possibilità di restituire regali non graditi. Questa è una buona notizia per i retailer: infatti, il 76% delle persone di ogni età interpellate ha dichiarato che è probabile che facciano altri acquisti quando entrano in negozio per effettuare un reso. Inoltre, i consumatori sembrano meno preoccupati per la pandemia, con un maggior numero di acquirenti che compreranno in negozio quest’anno: il 55% sta pianificando sia lo shopping in negozio che lo shopping online, in aumento rispetto al 52% dell’anno scorso.
Il sondaggio ha coinvolto 5.728 consumatori globali, di cui 525 in Italia, a settembre 2021. Lo studio The Untold Insights ha indagato le abitudini di acquisto dei consumatori nel periodo della pandemia e i loro piani per lo shopping natalizio. Lo studio completo, con un focus sui dati dell’area EMEA di cui fa parte anche il nostro Paese, si trova qui.
Per ulteriori informazioni su come Oracle Retail sta aiutando i retailer ad affrontare con serenità questa stagione delle feste visita https://www.oracle.com/it/industries/retail/