Un fulmine a ciel sereno. Le strade di Bottega Veneta e Daniel Lee, a sorpresa, si separano. Una decisione presa congiuntamente, secondo quanto si legge in un comunicato stampa inviato dalla label. Lee è stato al timone creativo della maison del gruppo Kering dal luglio 2018, favorendone il notevole rilancio stilistico cui ha fatto seguito un importante incremento delle vendite. Una nuova organizzazione creativa verrà comunicata presto, specifica la casa di moda.
Nell’ultimo trimestre, il brand ha registrato vendite per 363,4 milioni di euro segnando +9,3% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Nel full year 2020 Bottega Veneta ha toccato quota 1,21 miliardi (+3,7%), tra le poche luxury label in crescita nonostante la frenata imposta dall’emergenza sanitaria.
Sin dal suo esordio, le creazioni di Lee hanno riscosso un notevole successo commerciale. I modelli ‘Pouch’ e ‘Cassette’ sono diventate it-bag immediatamente riconoscibili, declinate in numerose taglie e colori. Anche le calzature hanno saputo fare breccia nel cuore di una fascia anagraficamente più giovane di clienti.
Dopo Londra e Berlino, l’ultima sfilata di Bottega Veneta è andata in scena a Detroit il mese scorso. La maison ha infatti scelto di non prendere più parte alla Milano fashion week e di allestire i propri défilé in luoghi e momenti personali. La collezione Salon 03 primavera/estate 2022 è stata presentata negli spazi del Michigan Theater che, mutato a fine anni 70 in parcheggio, è stato culla dell’Art Déco, dell’architettura modernista e dell’industria automobilistica. Oltre alla svolta creativa, lo stilista ha radicalmente cambiato rotta anche in termini comunicativi. Lo scorso gennaio Bottega Veneta ha inaspettatamente detto addio ai social network più diffusi in occidente e, in seguito, anche a quelli asiatici. A partire da @newbottega, è nata così una costellazione di account indipendenti dedicati alle collezioni della griffe. Ad aprile, il marchio ha lanciato il primo numero del suo magazine trimestrale digitale intitolato Issue 01, condivisa in concomitanza con l’arrivo delle nuove collezioni in boutique. Anche le campagne advertising sono lo specchio della visione di Lee, gli scatti fanno a meno di modelle-influencer utilizzate da tante maison del lusso, prediligendo volti poco mainstream.
Prima di approdare in Bottega Veneta, dove ha preso il posto di Tomas Maier, lo stilista inglese ha ricoperto il ruolo di design director della linea ready-to-wear di Celine. Spesso il nuovo approccio di Bottega Veneta è stato accostato a quello di Celine by Phoebe Philo, con cui Lee ha lavorato per anni.
L’annuncio della separazione di Lee da Bottega Veneta arriva poche ore prima della consegna dei Council of Fashion Designers of America Awards in cui lo stilista è stato nominato in due categorie: International women’s wear designer of the year e International men’s wear designer of the year. Tra due settimane Daniel Lee concorrerà per il titolo di designer of the year durante i Fashion Awards di Londra.
Durante la cerimonia di premiazione dei Fashion Awards 2019 il creativo si è aggiudicato ben quattro riconoscimenti suggellando il momento d’oro della griffe: Accessories designer of the year, British womenswear designer of the year, Brand of the year e Designer of the year.
“Vorrei ringraziare Daniel – dichiara nella nota il CEO del marchio Leo Rongone – per la sua dedizione alla maison negli ultimi tre anni. Ha fornito a Bottega Veneta una prospettiva fresca e un nuovo senso di modernità, rispettando i cinquanta anni di stori del brand. La notevole crescita del brand negli ultimi tre anni conferma il successo del suo lavoro creativo”.
Gli fa eco François-Henri Pinault, presidente & CEO di Kering: “Sono molto grato a Daniel per aver portato la sua passione ed energia a Bottega Veneta. La sua visione singolare ha reso l’heritage della maison rilevante, oggi riportandola al centro della scena fashion. Vorrei ringraziarlo personalmente per la fase unica che ha scritto nella lunga storia di Bottega Veneta”. Infine i ringraziamenti di Lee: “Il mio periodo da Bottega Veneta è stato un’esperienza incredibile. Sono grato di aver lavorato con un team eccezionale e di talento, e sono davvero grato a tutti quelli che hanno preso parte alla creazione della nostra visione. Grazie a Francois-Henri Pinault per il suo supporto e per l’opportunità di aver preso parte alla storia di Bottega Veneta”.
Come prevedibile, la notizia ha dato subito il via a una serie di rumours sulla futura collocazione di Lee nell’attuale panorama moda. Tra le voci più insistenti quelle che lo vorrebbero alla direzione creativa del luxury brand britannico Burberry, attualmente affidata a Riccardo Tisci.