Bottega Veneta pigliatutto. Il brand del gruppo Kering fa incetta di nomination ai Fashion Awards, in calendario il prossimo 2 dicembre a Londra presso il Royal Albert Hall. Ieri sono state rese note le candidature; la griffe e il direttore creativo Daniel Lee sono presenti in ben 4 categorie: Brand of the year, Accessories designer of the year, Designer of the year e British designer of the year womanswear.
Il nuovo corso di Bottega Veneta, che a giugno ha anche comunicato l’arrivo di Bartolomeo Rongone alla carica di CEO, sembra convincere addetti ai lavori e clienti. In particolare le borse e calzature disegnate da Lee stanno riscuotendo un successo retail che sta spingendo a una rimonta del brand dopo alcuni anni altalenanti all’ombra di Gucci, maison superstar di Kering.
Bottega Veneta ha sperimentato un decennio d’oro tra il 2005 e il 2015, quando è arrivata a 1,2 miliardi di fatturato, e annunciava l’obiettivo di arrivare a 2 miliardi. Poi è stata una sorta di stasi, evidenziata, peraltro, dalle crescite mirabolanti degli altri marchi del gruppo Kering (Gucci e Ysl). Nel 2018, il marchio ha chiuso a 1,1 miliardi di ricavi, meno di quanto faceva nel 2015.
Anche Gucci vanta 4 nomination ai Fashion Awards (Brand of the year, Designer of the year, Accessorie designer of the year, Business leader).
Gli italiani tengono alta la bandiera del Made in Italy. Oltre a Bottega Veneta e Gucci, in finale nelle categorie Brand of the year e Designer of the year c’è anche Prada. Durante la cerimonia Giorgio Armani verrà premiato con l’Outstanding achievement award. In lizza per il Business leader ci sono anche Remo Ruffini di Moncler e Marco Gobetti di Burberry. Riccardo Tisci, direttore creativo di Burberry, è nella short list per il premio British designer of the year menswear. Moncler Genius è tra i nominati nella categoria Urban luxe.
Le nomination sono scaturite dai voti di oltre 2.500 membri del settore moda.