Protagonista delle m&a italiane di lusso con l’acquisizione, ufficializzata lo scorso marzo, di Jil Sander, Otb vede rosa e chiude con soddisfazione la recente tornata di sfilate milanesi. Il gruppo di Breganze prevede infatti una crescita organica annuale del 20% delle vendite nei prossimi anni e ha “obiettivi molto ambiziosi”, poiché l’industria nel suo insieme inizia a riprendersi dall’epidemia di coronavirus. Ad affermarlo è stato il suo fondatore e presidente, Renzo Rosso: “I prossimi mesi – ha spiegato l’imprenditore in una nota – saranno certamente positivi per il settore, si registrano trend in crescita che si tradurrano in una ripresa per tutta la filiera. Nei mesi passati abbiamo sofferto tanto con le chiusure a causa della pandemia, oggi le persone hanno voglia di cambiare, di divertirsi, di uscire e di vestirsi per cui vedo certamente uno spin positivo che ci permetterà di tornare ai livelli pre pandemia e magari di superarli”.
“Only the Brave – ha continuato Rosso – è stato l’unico polo del lusso italiano presente alla Mfw con tre sfilate (Jil Sander, MM6 e Marni) il bilancio è sicuramente più che positivo, ho percepito la voglia di vedere e toccare con mano la moda e di partecipare a questo evento unico e tutto fa presumere che le cose stiano davvero cambiando e ci attendano giorni migliori che di certo aiuteranno a dimenticare i difficili tempi trascorsi”.
Otb è il gruppo cui fanno appunto capo Diesel, Maison Margiela, Marni, Jil Sander, Viktor&Rolf, Amiri, Staff International e Brave Kid. Il player veneto ha chiuso il 2020 con un ricavi a 1,3 miliardi di euro (-14%). Le vendite online hanno segnato una crescita del 26,2% rispetto all’anno precedente. Il risultato operativo lordo è pari a 175,5 milioni di euro (190,5 milioni di euro nel 2019), con un’incidenza sui ricavi pari al 13,3% contro il 12,4% dell’anno precedente. L’utile netto di competenza del gruppo è pari a 1,5 milioni di euro.
Lo scorso maggio, Reuters ha diffuso dichiarazioni dell’AD di Otb, Ubaldo Minelli (di recente nominato anche al vertice di Jil Sander) secondo cui la società starebbe valutando nuove acquisizioni nell’ottica di creare un polo italiano del lusso. L’azienda non punta solo a marchi del fashion, ma sta anche valutando diverse “possibilità sulla filiera produttiva e, a valle, sulla filiera distributiva”.