Da Hong Kong arriva un altro segnale del suo declino da cuore pulsante delle esportazioni internazionali in Cina. Questa volta tocca all’industria dell’orologeria svizzera. Per oltre un decennio, Hong Kong, paradiso dello shopping esentasse per gli oltre 1,4 miliardi di cittadini della Cina continentale e per i turisti internazionali, è stato il mercato di esportazione numero uno di questo segmento. Tuttavia, non è più così. Secondo i dati di Sell-Out Index (un indice che misura ogni mese la performance aggregata delle vendite dell’industria dell’orologeria e della gioielleria in mercati selezionati) riportati dal New York Times, la regione amministrativa speciale della Cina ha perso metà delle sue vendite di beni di lusso tra il 2018 e il 2021, scendendo a 2,5 miliardi di dollari da 5,7 miliardi di dollari.
Il pesante calo si spiega con la mancanza di turisti cinesi. Le manifestazioni pro-democrazia del 2019 e il divieto agli arrivi di turisti legato al Coronavirus hanno messo a dura prova il settore della vendita al dettaglio della città, facendo perdere a Hong Kong la metà delle sue vendite di orologi e gioielli tra il 2018 e il 2021. Così i flussi si sono spostati direttamente sul continente mentre l’industria orologiera di Hong Kong si è dovuta orientare sugli acquirenti locali. Da gennaio a luglio, le esportazioni di orologi svizzeri in Cina sono state pari a 2,3 miliardi di dollari, in aumento del 63,7% rispetto allo stesso periodo del 2019, mentre Hong Kong ha raggiunto solo 1,7 miliardi di dollari, posizionandosi al terzo posto dopo gli Stati Uniti (2,2 miliardi di dollari).
Secondo gli esperti del settore, il mercato di Hong Kong potrebbe non riconquistare mai il suo antico splendore come destinazione di esportazione e centro di riesportazione per gli orologi diretti alla terraferma. La Cina, invece, conferma il ruolo di Hainan come nuovo hub esentasse del continente. L’isola nel Mar Cinese Meridionale che le autorità di Pechino sperano di trasformare in un porto di libero scambio, una destinazione di vacanza nazionale e un centro commerciale internazionale – in sostanza, una nuova Hong Kong – ha registrato un’impennata di vendite di orologi svizzeri. Non è un caso, quindi, che i principali marchi di orologi (Rolex, Jaeger-LeCoultre, Vacheron Constantin) abbiano accelerato la loro espansione digitale e fisica nel paese quest’anno aprendo negozi monomarca, lanciando su Tmall nuovi spazi commerciali e tenendo l’edizione di Watches and Wonders a Shanghai e Sanya, capitale dell’isola di Hainan. Qui, dal primo ottobre al 31 dicembre, 13 orologiai, tra cui A. Lange & Söhne, Cartier e Vacheron Constantin, presenteranno i loro prodotti presso l’International Duty Free Shopping Complex.