Digitale e reale sono al centro del nuovo progetto del retailer americano Patreots, specializzato nel commercio di abbigliamento maschile giapponese risalente agli anni 80 e fino a primi Duemila. Per la prima volta Patreots ha deciso di scannerizzare e digitalizzare un’ampia parte del proprio archivio, partendo da un cappotto della linea Workshop by Y’s, label del noto designer Yohji Yamamoto. Il distributore, che fa capo all’artista Jtm, ha digitalizzato il capo e lo ha reso disponibile in modalità Nft (non fungible token), certificati digitali molto utilizzati per le opere d’arte che stanno gradualmente facendo breccia anche nel sistema moda. In questo caso il cliente acquistando il modello digitale si aggiudicherà anche quello fisico: si procederà all’acquisto tramite un Qr code sul sito del distributore e il cliente riceverà l’opera digitalizzata, ricostruita in 3D.
I selezionatori di Petreots scovano i capi nei mercati giapponesi e li ripropongono nel proprio store a Los Angeles. Mentre, di solito, i Nft sono legati a prodotti realizzati ex novo, in questo caso l’oggetto del progetto è un cappotto di lana realizzato alcuni decenni fa. Attualmente, il prezzo dell’indumento sulla piattaforna Opensea collegata al sito di Patreots è di 6 ether (oltre 13mila dollari). Gli ether sono criptoavulte del circuito digital Ethereum, uno dei vari portafogli del mondo delle valute digitali.
