I segnali di forza che arrivano dal mercato americano e il successo di eventi sportivi come gli Europei di calcio spingono al rialzo la guidance di Puma. Secondo i dati preliminari resi noti dal gruppo tedesco dello sportswear, nel secondo quarter d’esercizio (tre mesi alla fine di giugno) le vendite sono cresciute di circa il 96% a poco meno di 1,6 milairdi di euro (erano state di 831 milioni di euro nello stesso periodo del 2020 e 1,227 miliardi nel 2019), mentre l’ebit è aumentato a circa 109 milioni di euro (contro il rosso di 115 milioni nel secondo trimestre 2020 e gli 80 milioni del Q2 2019). L’incremento del giro d’affari, ha specificato Puma, è stato trainato dall’ottima performance del Nord America.
“Alla luce della forte crescita delle vendite e della redditività nel secondo trimestre, ma anche tenendo in considerazione le continue incertezze legate alla pandemia, le tensioni politiche nei mercati chiave e i vincoli della catena di approvvigionamento dovuti alla carenza di container e alla congestione dei porti – si legge in una nota – stimiamo che le vendite aumenteranno di almeno il 20% nell’anno finanziario 2021, mentre l’ebit dovrebbe essere tra 400 milioni e 500 milioni di euro”.
L’outlook precedente era fermo a una progressione delle vendite a un tasso “mid-teens” e un “miglioramento significativo” dell’ebit.
Puma ha però spiegato come queste prospettive dipendando comunque dalle evoluzioni delle condizioni produttive in Cina e Vietnam. I rischi regionali legati alla pandemia Covid-19 potrebbero portare a modifche successive.