Fast Retailing rivede al ribasso le stime per il 2021. A spingere la holding nipponica che controlla Uniqlo a ridimensionare l’outlook sono gli ultimi sviluppi della situazione sanitaria che, in particolare nel Paese del Sol Levante, sta conoscendo una nuova nuova stretta.
A pochi giorni dall’inizio dei Giochi Olimpici di Tokyo, i contagi hanno superato la soglia dei 1.000 giornalieri per la prima volta dopo due mesi, nonostante la capitale sia stata nuovamente messa in stato di emergenza.
“Con la nuova dichiarazione dello stato di emergenza, si prevede che la volontà dei clienti di uscire e fare acquisti sarà più contenuta”, ha detto ai giornalisti a Tokyo il direttore finanziario della società Takeshi Okazaki. “Prevediamo che la tendenza continuerà. Per il momento, quindi, abbiamo rivisto le nostre previsioni aziendali”.
Secondo le nuove previsioni, l’utile operativo per il fiscal year che terminerà ad agosto crescerà del 64% su base annua a 245 miliardi di yen (circa 1,88 miliardi di euro), contro i 255 miliardi (in euro 1,96 in euro) precedentemente stimati. Intanto, nei nove mesi terminati a maggio l’utile è riuscito ad aumentare quasi del 70% (a 227,9 miliardi di yen) rispetto alla drammatica parentesi della crisi pandemica.
Crisi che la società, trainata da Uniqlo, sembra aver attraversato con resilienza, grazie alla sua offerta incentrata sull’abbigliamento informale che ha conosciuto un notevole boom in questo ultimo anno e mezzo.
La nuova impennata di contagi sembra però rappresentare un nuovo ostacolo al ripopolamento dei negozi proprio nei mercati chiave per il gruppo, frenando così il trend di crescita finora registrato.