Dal 2 al 6 settembre, il capoluogo ligure ospiterà la prima edizione di GenovaJeans, un nuovo evento internazionale che unirà la storia e il futuro del jeans, grazie alla collaborazione di Candiani e Diesel, i due partner fondatori della manifestazione.
La prima edizione di quest’anno darà vita alla storia, all’evoluzione e all’innovazione dei jeans con una serie di esperienze immersive che comprenderanno la mostra Artejeans, trentasei opere in tela jeans donate alla città da artisti italiani contemporanei. Le opere verranno esposte al Metelino in vista della creazione del Museo Internazionale del Jeans il cui progetto ha alla base il patrimonio storico genovese, a partire dai Teli della Passione del 1538 custoditi al Museo Diocesano e dalle statuine del presepe del 1700 realizzate dalla scuola del Maragliano. Il Museo si svilupperà man mano che la città riceverà le nuove collezioni che saranno sistemate in location diffuse nell’area.
“In realtà, GenovaJeans è molto più di un evento: è un progetto che avrà un impatto sullo sviluppo di un’area con un’enorme potenzialità di 2 milioni di turisti più 2 milioni di passeggeri di crociere che sbarcano a 200 metri di distanza (dati 2019). Troveranno un’area storica affascinante per lo shopping, l’intrattenimento, l’artigianato e la cultura basati sui blue jeans – ha affermato Manuela Arata, fondatrice e presidente di GenovaJeans -. Sono orgogliosa della partnership con il marchio internazionale Diesel e con l’icona italiana della sostenibilità Candiani, che ci hanno creduto da subito così come Ett che sviluppa piattaforme multimediali. Condividiamo l’organizzazione con Eco-Age, che partecipa portando la sua solida esperienza come organizzatrice del famoso Premio Green Carpet Fashion Award e dei suoi programmi di successo sulla sostenibilità”.
Candiani, negli spazi dell’ex Mercato Statuto, curerà un’esperienza immersiva per sottolineare il danno causato dalla produzione non-sostenibile e presentare soluzioni innovative per il futuro dell’industria, compresa la sua più recente tecnologia Coreva, proposto come il primo jeans stretch compostabile al mondo.
Diesel metterà invece in mostra, per la prima volta, pezzi provenienti dai suoi archivi privati negli atrii dei Palazzi Unesco, nella Loggia di Banchi e nelle vetrine lungo la Via del Jeans, che raccoglie la Via di Pré, Via del Campo e Via San Luca. Il Comune di Genova vuole ripopolare questa zona nel segno del jeans anche grazie a un recente provvedimento che sosterrà gli affitti per le nuove attività commerciali, artigianali, della ristorazione e della cultura nel centro storico.
“Nei giorni di GenovaJeans ripercorreremo la storia del famoso blu jeans nato a Genova, quando nel XII secolo i primi tessuti venivano tinti con l’indaco – ha spiegato l’assessore allo Sviluppo economico della Regione Liguria Andrea Benveduti -. Un evento orientato al futuro, che premia il saper fare genovese e ligure, esempio di creatività italiana in grado di farsi apprezzare in tutto il mondo. Ma non ci fermiamo qui. È un valore che dobbiamo recuperare in tutto il mondo, in questo senso riteniamo importante l’aspetto produttivo e l’internazionalizzazione della manifestazione. Per favorire questo percorso, come Regione Liguria, con Liguria International che già ha contribuito ad organizzare l’edizione di lancio dell’anno scorso, abbiamo avviato un’importante interlocuzione con l’agenzia Ice per ampliare la proiezione sui mercati esteri”.
La manifestazione sarà completata da un palinsesto di incontri, spettacoli e animazioni organizzate lungo il percorso della Via del Jeans. I visitatori saranno accompagnati dagli animatori, studenti dell’Università e dell’Accademia Ligustica.