È stato un anno da record quello di Hypebeast. La testata dedicata allo streetwear e alle culture giovanili ha chiuso l’esercizio terminato lo scorso 31 marzo con profitti a 9,1 milioni di dollari (circa 7,62 milioni di euro). L’editore con sede a Hong Kong ha dichiarato che la redditività di Hypebeast è aumentata del 7% rispetto all’anno fiscale precedente, nonostante la crisi pandemica non lo avesse risparmiato e anzi avesse fatto diminuire le entrate del 10% negli ultimi dodici mesi.
“Siamo molto posizionati per la crescita, pronti a una forte ripresa e a espanderci ancora”, ha dichiarato il fondatore e CEO Kevin Ma in un comunicato stampa.
Guardando al futuro, la società prevede di diversificare le proprie risorse puntando sulle categorie in rapida crescita quali gaming, tecnologia e cibo/lifestyle, lavorando parallelamente per convertire i lettori dei propri contenuti in clienti della piattaforma e-commerce.
La società inoltre si è espressa positivamente riguardo all’outlook per la seconda metà dell’anno fiscale in corso, stimando una forte crescita spinta da un aumento della domanda da parte dei marchi verso i servizi di digital marketing. Proprio in quest’ottica, infatti, lo scorso dicembre Hypebeast aveva lanciato Hypemind, il sistema di business intelligence che, attraverso un bagaglio di competenze nella scienza dei dati, si impegna a far crescere la brand equity, la deliverability delle campagne e a perseguire gli obiettivi aziendali complessivi consentendo l’accesso diretto a informazioni sugli utenti e le tendenze di mercato.