Ovs ha registrato un aumento della propria quota di mercato nel primo trimestre dell’anno fiscale (febbraio-aprile), portandosi ora all’8,7 per cento. Le vendite del gruppo italiano sono risultate in aumento del 123,6% a 229,6 milioni di euro, anche se ancora inferiori al livello del 2019 (317,5 milioni di euro). La società sottolinea che il calo è stato comunque inferiore rispetto alla riduzione delle ore di apertura (vendite a -27,7% rispetto ad ore di apertura medie a -36 per cento). Tra i singoli brand, Ovs ha registrato un +114%, mentre Upim ha messo a segno un +160 per cento.
Nello stesso periodo, le vendite online sul sito ovs.it hanno evidenzioato un balzo del 45 per cento.
“L’ebitda rettificato – si legge nella nota – si è attestato ad 5,7 milioni di euro, riportando un forte recupero rispetto alla perdita registrata l’anno precedente. L’ebitda degli ultimi dodici mesi si è attestato ad 112,6 milioni di euro, confermando quindi l’atteso marcato recupero di redditività rispetto a quello riportato a fine anno (+54 per cento)”.
Il risultato operativo e il risultato ante imposte rettificati sono stati pari rispettivamente ad -8,2 milioni di euro ed -13,5 milioni, “riflettendo, seppure ancora negativi, il recupero di profittabilità registrato a livello di ebitda” (la perdita ante imposte si è ridotta a 13,5 milioni dai precedenti -52,4 milioni).
“Ritengo che la continua crescita della quota di mercato della nostra società, pari all’8,7% in assenza di nuove superfici, sia uno dei dati più significativi di questa trimestrale – ha commentato l’amministratore delegato di Ovs, Stefano Beraldo -. Segno che il nostro posizionamento e le attività che stiamo concretizzando, anche in chiave di discontinuità, stanno dando i risultati previsti”.
“Segnalo l’ottima performance del mese di maggio, con vendite in incremento a doppia cifra sul 2019, sostenuto in particolare dai nuovi brand recentemente inseriti nell’offerta di Ovs”, ha concluso Beraldo.