Tutti pazzi per Chanel, almeno in Cina. Secondo un report realizzato dall’agenzia di Singapore Agility Research sull’affinità verso i luxury brand, la storica maison francese raggiunge la vetta della Top20 raggiungendo un punteggio di 99 su 100. Ciascuno dei 55 brand presi in esame è stato analizzato attraverso 12 aspetti tra cui importanza, servizio, gifting, sostenibilità, forza e credibilità. A rispondere ci ha pensato un campione di mille clienti del settore lusso provenienti da 40 città cinesi con reddito annuale di almeno 400mila renminbi (circa 51mila euro). Di questi, 300 possiedono almeno 1 milione di dollari di patrimonio.
“Chanel – specifica il report – è stato in grado di tenere alta la sua posizione in diverse categorie di prodotto, ma in maniera notevole nel segmento moda”. Il podio è occupato da altre due storiche maison d’Oltralpe, rispettivamente Dior (87/110) e Hermès (83/100). “Dior è salito in termini di percezione del nostro pool prendendo quasi il posto che apparteneva a Louis Vuitton. Credo che Vuitton non sia visto così influente come in passato”, dichiara James Roy, direttore della sede di Shanghai di Agility Research. Per statura e forza, Hermès non è secondo a nessuno mentre in termini di gifting, recommendation e purchase non ha raggiunto i valori più alti.
In 4a posizione a pari merito ci sono Lancôme, Estée Lauder e la prima label italiana, Gucci, con un punteggio di 77/100. Chiudono la top 10, Rolex (76), Cartier (69), Louis Vuitton (68) e Giorgio Armani (64). Presenti nelle prime 20 posizioni anche Shiseido (62), Yves Saint Laurent (61), Bulgari (60), Sk-II (60), Balenciaga (58), Tiffany (58), Coach (54) e infine Prada, Burberry e Swarovski a quota 53/cento.