Performance in forte crescita per Foot Locker che, nel primo trimestre del 2021, chiuso lo scorso 1° maggio, ha riportato vendite in aumento dell’83,1%, passando dagli 1,18 miliardi di dollari del medesimo periodo del 2020 a 2,15 miliardi di dollari (1,76 miliardi di euro al cambio di oggi).
L’utile netto del trimestre è stato di 202 milioni di dollari, o 1,93 dollari per azione, rispetto a una perdita netta di 110 milioni di dollari, o 1,06 dollari per azione, registrata nei primi tre mesi dell’anno precedente.
“Sono estremamente soddisfatto della forza della nostra performance nel primo trimestre, rispetto non solo al primo trimestre dell’anno scorso fortemente influenzato dal Covid, ma anche rispetto al primo trimestre del 2019 – ha dichiarato il presidente e CEO Richard Johnson -. La nostra offerta di merchandising ha trovato il favore dei nostri clienti, trainando i nostri negozi e lo slancio del nostro business digitale. Con forti venti favorevoli a livello di prodotto, rimaniamo ottimisti sulla nostra categoria e sulla nostra capacità di guidare la crescita a lungo termine, la redditività e il valore per gli azionisti”.
In occasione dell’annuncio dei risultati trimestrali, il rivenditore americano di calzature e articoli sportivi ha reso nota la decisione di chiudere la maggior parte dei rimanenti negozi Footaction nei prossimi due anni, alla scadenza dei contratti di locazione. Una scelta strategica per “servire meglio i propri consumatori in un mercato post-Covid”, si legge nella nota.
Attualmente, Foot Locker gestisce 2.952 negozi in 27 Paesi in Nord America, Europa, Asia, Australia e Nuova Zelanda e vanta anche 131 sedi in franchising in Medio Oriente.
A causa della continua incertezza sull’evoluzione della pandemia di Coronavirus, la società non ha fornito indicazioni finanziarie per il fiscal year 2021.