Con sede a Longarone, una cittadina nel cuore del distretto veneto dell’occhialeria, Marcolin crea, produce e distribuisce occhiali da sole e da vista dal 1961. La doppia vocazione del gruppo, quella di coniugare manifattura artigianale con una forte capacità di innovare, ha determinato il suo successo internazionale.
Il portafoglio di Marcolin comprende i brand di proprietà Web, Marcolin e Viva, oltre a un’ampia gamma di marchi in licenza tra cui Tom Ford, Guess, adidas, Bally, Moncler, Max Mara, Longines, OMEGA, Barton Perreira, Tod’s, BMW e Swarovski, solo per citarne alcuni.
Con l’aiuto della tecnologia Aptos, Marcolin ha ottimizzato i livelli di stock, la disponibilità di prodotto e automatizzato i riassortimenti ai partner di distribuzione: negozi e grandi catene di ottica in 125 paesi.
Gli obiettivi del progetto
Il progetto con Aptos, denominato “MORE” (Marcolin Order Replenishment Evolution) rivoluziona il modo in cui Marcolin interagisce con i propri distributori nel mondo.
Alberto Fratantonio, responsabile del progetto MORE, ha spiegato: “Abbiamo avviato il programma con l’obiettivo di cambiare radicalmente il modello di business tradizionale in cui il fornitore produce e invia i prodotti ai propri clienti (distributori) con un approccio ‘push’”.
“In Marcolin, vogliamo essere il partner affidabile per la nostra rete retail, in grado di comprenderne appieno le esigenze,” ha continuato Fratantonio. “Questo è possibile attraverso una completa integrazione della Supply Chain e una comprensione approfondita delle logiche di funzionamento dei negozi, che ci permetta di pianificare al meglio e di inviare al cliente i nostri prodotti nel giusto mix”.
La soluzione
Nell’ambito dell’iniziativa MORE, Marcolin ha implementato la soluzione Aptos Forecasting, Allocation & Replenishment.
Con l’aiuto dell’applicazione, Marcolin ha stabilito un processo collaborativo di previsione della domanda in cui i retailer che aderiscono all’iniziativa condividono direttamente con l’azienda veneta i propri dati di vendita, giacenza e il planogramma.
Queste informazioni alimentano un processo di replenishment automatizzato che consente di ottimizzare la produzione e riassortire le catene di distribuzione con i giusti prodotti al momento giusto.
I benefici
La capacità di stabilire un processo collaborativo di domanda e replenishment è di beneficio per tutte le parti che partecipano all’iniziativa: consente di ridurre l’eccesso di merce in magazzino e i rischi di stock out, massimizzando la soddisfazione del cliente finale.
“Grazie al progetto MORE abbiamo una comprensione molto più profonda di ciò che accade all’interno dei punti vendita e possiamo quindi adottare la stessa prospettiva dei nostri distributori, parlare la loro stessa lingua, analizzando i medesimi KPI,” ha aggiunto Fratantonio. “Questo ci permette di rafforzare la fiducia che essi ripongono in noi come partner commerciali e di avvicinarci sempre di più al consumatore finale”.
È inoltre importante sottolineare come l’iniziativa MORE abbia consentito un livello completamente nuovo di reattività alla domanda, fondamentale per vincere le sfide della pandemia.
“Attraverso la capacità di eseguire rifornimenti just-in-time, siamo stati in grado di rispondere ai continui picchi di domanda generati dall’andamento della curva epidemiologica e dalle conseguenti restrizioni sociali e commerciali. Abbiamo così supportato le esigenze dei nostri clienti in modo ottimale, anche in questo periodo davvero singolare e complesso,” ha concluso Fratantonio.
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