Vic Matié sperimenta un’inedita strategia commerciale sulla scia delle nuove modalità d’acquisto in rete. Il brand della società marchigiana Siva ha appena lanciato una serie di shopping session realizzate all’interno dei principali rivenditori partner per dare nuova linfa agli acquisti nonostante i lockdown imposti dall’emergenza sanitaria.
Da pochi giorni, talent e digital creator selezionati dal direttore creativo Silvia Curzi promuovono attraverso i propri profili Instagram la collezione primavera/estate 2021 all’interno dei negozi rivenditori ufficiali di Vic Matié. Un progetto di eventi in-store digitali reso possibile dalla collaborazione nata lo scorso anno con la startup italiana ./TheShhhop, grazie alla quale il brand ha messo online la catena distributiva globale dei suoi negozi fisici, creando una grande vetrina virtuale a livello europeo con geolocalizzazione e possibilità di ritiro e reso in-store. Le shopping session sono la prima di una serie di attività che, unificando strategie in-store e digitali, fa leva sulla coordinazione tra marketing, e-commerce e social activity per sostenere la rete distributiva dei negozi trasformandoli in ambassador e, allo stesso tempo, hub di Vic Matié.
Concorda pienamente lo storico partner di Vic Matié Adriano Mengotti, a capo dell’azienda di famiglia fondata da suo nonno Giovanni che nel 1889 inaugurò il primo negozio di cappelli a Bassano del Grappa. Oggi l’insegna Mengotti raggruppa 12 punti vendita in Veneto e un luxury store a Bucarest.
“Il progetto digital con Vic Matié – spiega Mengotti – ci ha dato l’opportunità di crescere e innovarci. La boutique deve fornire emozione mentre i contenuti online si concentrano sulle informazioni. Il retail non è stato scombussolato dal Covid ma dal digitale, siamo stati presi alla sprovvista ma ora dobbiamo agire e non reagire, inventare il futuro non prevederlo. È necessario proporre nuovi prodotti ma continuare a dare sempre emozioni usufruendo di una narrazione diversa. Per affrontare questa sfida investiremo sulla formazione, coinvolgendo il nostro personale nel salto culturale necessario. Daremo vita a una forma di presentazione innovativa, mediata dalla tecnologia ma sempre autentica”.