Condé Nast ha comunicato ufficialmente che Alexi McCammond non sarà il prossimo direttore di Teen Vogue, in contraddizione con quanto annunciato pochi giorni. “Concordiamo sia meglio separarci per non oscurare l’importante lavoro che sta avvenendo a Teen Vogue” ha dichiarato Stan Duncan, chief of people della casa editrice americana.
Il cambio di rotta è dovuto ad alcuni tweet di stampo omofobo e razzista nei confronti della comunità asiatica che McCammond aveva inviato quando era al college, portati alla luce e condivisi alcuni giorni dopo l’annuncio della sua nomina da Diana Tsui, direttore editoriale del sito The Infatuation attraverso il proprio account Instagram. Proprio sui social network sono piovute migliaia di critiche nei confronti di Condé Nast a cui ha fatto seguito la netta presa di posizione di almeno 20 persone dello staff di Teen Vogue contro il neo-direttore. Wwd riporta inoltre che l’associazione no profit per la promozione della diversità nella moda Fashion For All Foundation ha richiesto l’allontanamento di McCammond. Anche il colosso beauty Ulta avrebbe mostrato il proprio malcontento sospendendo i propri investimenti pubblicitari con la testata.
“I miei vecchi tweet hanno messo il secondo piano il lavoro che ho fatto per dare luce a persone e cause a cui tengo, cause che Teen Vogue ha condiviso senza tregua col mondo, quindi io e Condé Nast abbiamo deciso di separarci”, ha dichiarato ieri proprio attraverso Twitter la stessa McCammond, rimpiangendo di aver inviato i messaggi che le sono costati il posto.
La giornalista 27enne avrebbe dovuto prendere le redini lasciate da Lindsay Peoples Wagner, a capo di Teen Vogue dal 2018 e attualmente al timone del website The Cut del New York Magazine. Nel curriculum di McCammond non appaiono esperienze pregresse nel campo della moda essendo stata finora una delle firme di Axios, testata online focalizzata prevalentemente su articoli di natura politica. La nomina di McCammond sembrava sottolineare la volontà di ampliare la tipologia di contenuti di Teen Vogue e, paradossalmente, evidenziare una virata verso una maggior inclusività intrapresa dalla casa editrice statunitense. Nel 2019, infatti, la mancata editor in chief era stata nominata dalla National Association of Black Journalists firma emergente dell’anno.
Dal 2017 Teen Vogue ha cessato l’uscita regolare in edicola concentrandosi sul proprio website. Secondo Condé Nast a gennaio quasi 11 milioni di utenti unici hanno visitato il sito, in aumento del 21% rispetto allo stesso periodo del 2020.