Hugo Boss ha chiuso il quarto trimestre del 2020 con un calo delle entrate del 29% a cambi costanti (-26% a cambi attuali). Ma ha registrato un utile operativo positivo di 13 milioni di euro grazie alla riduzione dei costi. Complessivamente, nel 2020, il brand tedesco ha registrato un calo delle vendite del 31% (-33% a cambi costanti) registrando un turnover di 1,95 miliardi di euro. La perdita netta è stata di 219 milioni di euro, rispetto ad un utile di 205 milioni di euro del 2019. Le attese per il 2021 sono però tutto sommato positive. Hugo Boss prevede che le restrizioni sul Coronavirus continueranno a pesare sulla sua attività nel primo trimestre, ma ha affermato di aspettarsi una graduale ripresa dal secondo trimestre, il che consentirà un miglioramento dei dati di vendite e utile operativo nel 2021.
Oltre allo slancio della Cina, che ha messo ha segno un +5% (+24% nell’ultimo quarter), il gruppo ha segnalato nell’online uno dei fattori di crescita. Nel corso dell’anno la crescita del canale e-commerce ha totalizzato un +49%, risultato che ha consentito a Hugo Boss di superare per la prima volta i 200 milioni di euro generati dalle vendite online.
Altra strategia del gruppo sarà quella di rafforzare la propria proposta casual, già presente nelle sue collezioni, nell’ottica di diventare sempre di più un marchio lifestyle. L’abbigliamento formale ha rappresentato solo il 25% delle vendite nel 2020, in calo rispetto al 35% nel 2019, ha affermato l’amministratore delegato ad interim Yves Mueller. Nel quarto trimestre del 2020, le vendite di Hugo sono diminuite del 26% per raggiungere 81 milioni di euro, mentre le vendite di Boss sono diminuite del 30% per un totale di 502 milioni. Per l’anno, le vendite di Hugo sono diminuite del 28% mentre le vendite di Boss sono diminuite del 33 per cento.