La Medusa scommette sugli accessori. In attesa della sfilata A/I 2021-22, veicolata domani* in formato digitale, il CEO di Versace Jonathan Akeroyd ha spiegato a Business of Fashion cosa ha portato la storica maison italiana, di proprietà di Capri Holdings, all’introduzione di un nuovo monogram. “Versace ha molti articoli chiaramente identificabili. Abbiamo l’archivio di stampe, ma non un codice distintivo per prodotti come gli accessori”. Alla base del nuovo monogram c’è la volontà di aumentare la percentuale di vendite del segmento accessori passando dall’attuale 35% al 50% del fatturato. La nuova linea monogram, affiancata dagli accessori ‘La Medusa’ lanciati in concomitanza con la sfilata P/E 2021 e alle borse ‘Virtus’ saranno alla base della spinta sugli accessori: “I segnali sono buoni e potrebbe essere una parte molto significativa del nostro business”, ha dichiarato il manager facendo riferimento al nuovo pattern.
Negli ultimi anni Akeroyd ha lavorato, a stretto contatto con il direttore creativo Donatella Versace, allo sviluppo delle collezioni nelle boutique, assicurandosi un collegamento fluido sia con l’heritage del marchio che con i mood stagionali presentati in passerella. Parallelamente il CEO ha scelto di mettere in stand by Versus e Versace Collection: “Le diffusion line non stavano arrivando ai clienti più giovani, li stavano confondendo. Ora c’è una reale trasparenza su chi siamo”. La testata riporta che una nuova generazione sta confluendo verso il main brand, attratta dai prodotti entry-level come underwear e sandali. Parte del successo deriva anche dalla costante comunicazione del marchio attraverso i social media e dal coinvolgimento di note ambassador con milioni di follower. Lyst ha dichiarato che Versace è nella top 10 della classifica dei marchi più richiesti online durante tutti i trimestri del 2020.
Nel terzo trimestre dell’anno Capri Holdings ha riportato un utile per azione adjusted di 1,65 dollari (circa 1,3 euro), contro la cifra di 1,01 dollari stimati dagli analisti, come riportato da Reuters. A contribuire a questo risultato, ha spiegato sempre l’agenzia, l’aumento delle vendite full price e il taglio dei costi di produzione. Per contro, i ricavi del gruppo sono calati del 17% a 1,30 miliardi, contro un valore di 1,33 miliardi atteso da Refinitiv. Considerando i singoli brand, Versace ha registrato ricavi pari a 195 milioni di dollari, e quindi flat sull’anno precedente, e un risultato operativo di 13 milioni, contro la perdita di 12 milioni dell’anno prima.
*Notizia modificata il 4.03.2021 alle ore 14:10
In precedenza, l’articolo indicava erroneamente che la sfilata si sarebbe tenuta oggi. Ci scusiamo con i lettori e gli interessati