L’arte orologiera diventa patrimonio Unesco. A essere incluse nella prestigiosa lista globale sono, nello specifico: le “competenze della meccanica degli orologi e artistiche” che si sono sviluppate nell’Arco giurassiano franco-svizzero, a nord del Lago Lemano fino a Sciaffusa e a Besançon (Francia); così come la fabbricazione di carillon nell’area di Saint-Croix.
Nel Canton Giura, la cosiddetta Valle degli orologi, si concentra il 90% della produzione di lancette elvetiche. Pur avendo una funzione prettamente economica, spiegano i media svizzeri, le competenze nella meccanica degli orologi e d’arte hanno influenzato anche lo sviluppo architettonico e la realtà sociale quotidiana delle aree interessate (il paesaggio urbano dell’industria orologiera di Chaux-de-Fonds e Le Locle fu iscritto già nel 2009 nella World Heritage List, ndr).
Il riconoscimento dello status di patrimonio immateriale dell’Unesco per l’orologeria meccanica è arrivato a circa un anno di distanza dalla domanda congiunta presentata da Francia e Svizzera. Le tecniche tramandate nelle regioni menzionate vanno da quelle manuali più tradizionali alle innovazioni più recenti.