Nell’anno dedicato alla celebrazione del ventesimo anniversario, Golden Goose apre la sua nuova sede in via Ercole Marelli 10, nell’area che ospiterà il Villaggio Olimpico dei giochi invernali Milano-Cortina 2026.
Il progetto architettonico è il risultato della trasformazione di due capannoni di origine industriale, un richiamo alla prima sede storica di Marghera situata in una vecchia fonderia. Il nuovo headquarter si presenta esternamente come due parallelepipedi rivestiti in lamiera nera che si intersecano l’uno con l’altro. L’edificio più grande, sviluppato su tre livelli, ha una superficie di 3.670 metri quadrati ed è dedicato agli uffici, mentre quello più piccolo si sviluppa su un unico piano di mille metri quadrati ed è riservato allo showroom. Allo spazio, studiato per essere molto flessibile affinché nei periodi senza campagna vendita possa essere utilizzato per finalità diverse legate alla Golden TV, si accede attraverso un corridoio che ogni stagione diverrà un percorso immersivo per raccontare le collezioni.
Il building dedicato agli uffici è intervallato da quattro volumi dorati che rimandano ai Lab e che nascondono ambienti di servizio. Al centro, un patio con una grande vasca d’acqua ricoperta di sassi neri rievoca il Giappone, un luogo da sempre fonte di ispirazione per il brand. Tutto intorno al patio, al piano terra e al primo piano, si sviluppano le postazioni di lavoro e le sale riunioni. Tra le sale, spiccano la Dream room, ideata a immagine e somiglianza dei Lab, ovvero con sneakers appese al soffitto e distressing machines, e l’ufficio del CEO Silvio Campara, avvolto in un dipinto tridimensionale realizzato dall’artista newyorkese Stickymonger, autore anche della decorazione di un’area del World Trade Center di New York.
Il Rooftop, al secondo livello, ha uno spazio esterno terrazzato in cui sono posizionate altalene e la Golden Bench sulla quale i visitatori potranno lasciare un messaggio d’amore. Lo spazio interno, invece, è dedicato al ristorante con cucina a vista gestito da Vicook, servizio di catering che vanta una partnership con il ristorante tristellato Da Vittorio. Uno spazio completamente rivestito Rubelli decorato da cornici vintage alle pareti che raccontano l’azienda dalle sue origini ad oggi. Una parte del ristorante, poi, è riservata a un orto idroponico il cui raccolto verrà utilizzato per il menù giornaliero dedicato alla famiglia Golden. Potenziando il suo approccio ecosostenibile, l’azienda ha anche adibito uno spazio esterno a ecomobility park con ebike e macchine elettriche a disposizione dei dipendenti.
Si tratta di “un vero e proprio laboratorio creativo per far sperimentare, creare e sognare le nostre persone – ha dichiarato Campara -. Una casa che porta con sé la storia del brand attraverso ricercati elementi architettonici, con uno sguardo rivolto al futuro mantenendo un approccio sostenibile”. L’opening, nella visione dell’azienda, segna infatti un nuovo modo di dialogare con i propri dipendenti, introducendo benefit e politiche che migliorino il benessere personale.