Per la moda online è un momento d’oro. Decollano le capitalizzazioni delle società di e-commerce. E chi è fuori dalla Borsa sta bussando per cogliere l’occasione. Va letto anche in questi termini l’annuncio ufficiale di Mytheresa per la quotazione. Myt Netherlands Parent BV, ovvero la parent company dell’e-tailer, ha infatti annunciato il lancio della sua Ipo sul New York Stock Exchange. Nello specifico, la società offre 15,6 milioni di Ads – American depositary shares, ciascuna delle quali rappresenta un’azione ordinaria della piattaforma. A ciò si aggiunge la possibilità di acquistare a 30 giorni altre 2,3 milioni di ads . Il prezzo è tra i 16-18 dollari (circa 13-14 euro) per ads.
Mytheresa si aspetta di raccogliere circa 282 milioni di dollari, cifra che può salire fino a 324 milioni nel caso in cui venissero acquistate anche le azioni aggiuntive. L’Ipo potrebbe portare a una valutazione di circa 1,6 miliardi di dollari. Ovvero, oltre tre volte l’ultimo fatturato di Mytheresa (esercizio chiuso a giugno 2020).
La pandemia, insomma, sta moltiplicando il valore dei player online del fashion, unico canale ad aver offerto una boccata d’aria alla moda nel 2020. Tra le prime Ipo del 2021, infatti, oltre all’imminente di Mytheresa, si aggiunge quella di Poshmark, portale di moda second-hand con sede in California che ha depositato alla Securities and Exchange Commission (Sec) i documenti per lo sbarco sul Nasdaq, a Wall Street, lo scorso dicembre.
Come detto, il momento per l’e-commerce è senz’altro quello giusto. Non c’è bisogno di ricordare che i vincitori dei listini 2020 sono stati i big della tecnologia. Anche nel comparto moda. Il simbolo del rimbalzo è titolo di Farfetch, il cui modello è stato particolarmente efficiente ed efficace per la distribuzione retail in tempo di pandemia, è passato dagli 11,11 dollari del 2 gennaio 2020 ai 63,81 del 31 dicembre, segnando così un +474,3 per cento. Considerando lo stesso periodo, Asos ha incassato un +44 per cento, Zalando un +98,9% e Boohoo un +14,7 per cento.