L’influencer marketing è cambiato profondamente in seguito alla pandemia. Secondo un recente report sul tema realizzato da Klear e pubblicato da Marketing Drive, l’impatto delle collaborazioni con gli influencer nel 2020 è salito del 57% rispetto all’anno scorso. Come già segnalato circa sei mesi fa, è stato evidente il declino ‘numerico’ dell’hashtag #ad (advertising, ndr). Ma questo non ha fermato i contenuti sponsorizzati che hanno cambiato modalità, e sono stati veicolati soprattutto attraverso Instagram Stories con un aumento del 32 per cento.
Secondo uno studio di Launchmetrics pubblicato a maggio, infatti, a causa della pandemia i post #sponsored o #ad pubblicati rappresentavano circa il 4% dei contenuti condivisi dagli influencer, contro una quota che, prima del Covid-19, arrivava al 35 per cento. L’agenzia inglese Attain aveva invece analizzato i dati relativi a 500 Instragrammer rilevando un calo dei contenuti #adv del 65 per cento.
Sul fronte numerico, l’eccezione è rappresentata dalla Z Generation (18-24 anni), che secondo Klear, ha visto un utilizzo in crescita del 9% dell’hashtag #ad per i post pubblicati su Instagram. Inoltre, nel 2020 la percentuale di crescita dell’influencer marketing legata alla Z Gen è crescita dal 31 al 34% e, visto il costante aumento del potere d’acquisto di questa fascia anagrafica, è destinato a salire ulteriormente.
Il vero campione degli ultimi 12 mesi, però, è TikTok. Il social asiatico molto amato dai giovanissimi ha preso piede un po’ in tutto il mondo e segna infatti +130% di attività commerciali sponsorizzate. Klear sottolinea come l’utilizzo di brevi video veicolati attraverso TikTok e Instagram Stories stiano prendendo piede a discapito dei post ‘statici’ sui social network. Ciò è testimoniato anche dallo sbarco sul social cinese da parte di numerosi fashion brand e dall’elevata velocità con cui si moltiplicano i tiktoker, spesso poco più che teenager.
Il report ha monitorato più di 5mila influencer presenti su diversi social network. Inoltre, secondo uno studio di Takumi citato da Marketing Drive, il 73% dei marketing manager in Germania, Stati Uniti e Regno Unito ha spinto sulle risorse destinate all’influencer marketing più che in passato.