Armani entra nei salotti degli italiani. Sabato 26 settembre, la sfilata co-ed P/E 2021 del brand Giorgio Armani sarà trasmessa integralmente in televisione, in prima serata su La7. Si tratta della prima volta che una griffe svela la collezione in diretta Tv. “La decisione dello stilista – si legge in una nota – è stata presa per permettere che il défilé, registrato a ‘porte chiuse’, possa raggiungere il grande pubblico”. La sfilata sarà condivisa contemporanea anche su armani.com, sui canali social del marchio e sulla piattaforma di Camera Nazionale della Moda Italiana. La sfilata, tra gli eventi della Milano fashion week (22-28 settembre), andrà in scena senza la presenza di pubblico.
Le collezioni Emporio Armani uomo e donna P/E 2021 saranno invece presentate in digitale con un video speciale giovedì 24 settembre alle ore 11.30 su emporioarmani-buildingdialogues.com, il mini sito dedicato al progetto, sui canali social del marchio e sulla piattaforma di Cnmi. “Nel video – continua la nota – girato nel quartier generale di via Bergognone, oltre ai modelli, indosseranno abiti Emporio Armani anche giovani attori, cantanti, ballerini e personaggi appartenenti ai mondi da sempre legati alla grande community del brand”.
“Le idee più semplici – ha spiegato lo stilista al Corriere della Sera – a volte possono essere le migliori. La moda in tv ha avuto il suo momento di alta spettacolarizzazione negli anni Ottanta, quando noi stilisti vi comparivamo spesso, dispensando consigli di ogni genere, ma non è mai stata utilizzata per raccontare una collezione nuova, che nemmeno gli addetti ai lavori hanno ancora visto. Si parla di democratizzazione, e cosa c’è di più democratico della televisione?”.
Riferendosi alla decisione di sfilare a porte chiuse anche a febbraio, durante l’ultima edizione di Milano Moda Donna, pre-lockdown Armani ha dichiarato: “Il senso di responsabilità è un dovere morale: ho avuto paura per me, per i miei collaboratori, per il mio pubblico. Una scelta che rifarei e che mi fa stare in pace con me stesso”.
Sulla scelta di rallentare il passo, espressa in una lettera a Wwd lo scorso aprile, Armani conferma senza esitazioni: “Le parole che ho usato erano profondamente sentite, dette in realtà molte altre volte anche prima. Quel che ho scritto è quanto sto facendo in termini di business e di creatività: ho deciso di rallentare, di trovare una dimensione più umana e anche più vicina al pubblico, di fare meno e farlo meglio. Sono certo che si possa crescere in modo responsabile”. La sua decisione ha inizialmente trovato grande sostegno da parte di molti colleghi, ma ora l’entusiasmo sembra scemato: “Ho un numero sufficiente di anni di esperienza per essere lucidamente realista riguardo alla natura umana. Far proclami è facile, ma applicarli poi è altro. Ma fa tutto parte del gioco”.