Brooks Brothers ha annunciato ieri di aver avviato la procedura prevista dalla normativa Chapter 11 presso la Sezione fallimenti del Tribunale statunitense del Delaware al fine di facilitare un processo di vendita al massimo prezzo. La notizia è arrivata a poche ore dalle speculazioni su una possibile offerta stalking horse che inquadrava Authentic Brands Group (in collaborazione con Simon Property Group e Brookfield Property Partners) e Whp Global come possibili pretendenti per l’azienda rilevata nel 2001 da Claudio Del Vecchio.
L’azienda ha altresì ottenuto degli impegni per una linea di credito di tipo “debtor-in-possession”, per un importo di 75 milioni di dollari (66 milioni di euro al cambio di oggi) da Whp Global, società di brand management, che è soggetta all’approvazione del tribunale. Tale somma, insieme al flusso di cassa proveniente dalle attività correnti, fornirà liquidità per supportare l’etichetta durante il processo di vendita. Questo include il pagamento di obbligazioni per stipendi e benefit dei dipendenti, il soddisfacimento di fornitori strategici, e la garanzia di continuità della normale operatività aziendale con le minime interruzioni possibili.
“La nostra priorità è aprire questo importante capitolo con un nuovo proprietario che apprezzi la tradizione di Brooks Brothers, abbia una visione del futuro e si allinei ai nostri valori più profondi e alla nostra cultura – ha affermato il presidente e amministratore delegato Claudio Del Vecchio -. Prima del Covid-19, stavamo già valutando varie opzioni strategiche per posizionare la società con successo in un ambiente di vendita al dettaglio in rapida trasformazione, inclusa una potenziale vendita. I venti contrari del settore sono solo stati intensificati dalla pandemia. Cercare protezione per facilitare una vendita efficiente dell’attività è il migliore passo successivo che la società possa intraprendere per il raggiungimento dei propri scopi, al di là di qualsiasi altra alternativa”.
La società, che lo scorso anno ha generato un fatturato pari a 991 milioni di dollari, ha circa 250 negozi nel Nord America e oltre 500 punti vendita in tutto il mondo. Su Il Sole 24 Ore si legge che chiuderà 3 fabbriche entro il prossimo 15 agosto.