Skechers archivia il primo trimestre dell’anno, chiuso il 31 marzo, con ricavi a quota 1,24 miliardi di dollari (circa 1,15 miliardi di euro), in calo del 2,7% sull’anno precedente. A pesare sul risultato del brand statunitense, la performance a livello internazionale (-6,8%), contro il +2,9% del mercato domestico.
“Abbiamo registrato un forte slancio nel 2019, che è proseguito con i primi due mesi del 2020”, ha spiegato il COO David Weinberg. “Ma, a causa della ridotta attività economica in Cina da dopo gennaio, e del diffondersi della pandemia di Covid-19 nel resto del mondo a marzo, le vendite sono diminuite del 2,7% nel primo trimestre”. Fino ad allora, “il business di Skechers era in carreggiata per raggiungere un altro primo quarter da record. Abbiamo realizzato le spedizioni più elevate di sempre dai nostri centri di distribuzioni in Nord America ed Europa a gennaio e febbraio, e nel mondo le nostre vendite comparabili riguardanti il business direct-to-consumer di proprietà dell’azienda sono aumentate del 9,8% nei primi due mesi”.
L’utile netto di Skechers è stato di 49,1 milioni, o 0,32 centesimi di dollaro per azione, in forte riduzione sui 108,8 milioni del 2019.