Dalle fiere parigine Texworld e Apparel Sourcing arriva un messaggio allarmante in relazione al Coronavirus. Nelle giornate di apertura, infatti, oltre all’assenza di molti espositori cinesi, hanno colpito le parole di Zhang Tao, segretario generale del Ccpit-Tex (China Council for the Promotion of International Trade), ente che si occupa del settore tessile nel Paese. Secondo il pronostico del dirigente, l’impatto negativo dell’epidemia continuerà a farsi sentire sulle imprese a breve termine, al punto da arrivare alla normalizzazione della situazione nell’ex Celeste impero soltanto fra sei mesi. Inoltre, si stima che il riavvio della produzione avrà importanti ricadute sulle spese.
Nonostante ciò, il segretario mantiene un atteggiamento fiducioso rispetto alla possibilità di un effettivo ritorno alla normalità, adducendo come motivo che la stabilità della catena di approvvigionamento internazionale del tessile appare indispensabile tanto per le aziende cinesi quanto per i consumatori di tutto il mondo.
Per ora, quel che è certo, è che sei brand cinesi (Masha Ma, Shiatzy Chen, Uma Wang, Jarel Zhang, Calvin Luo e Maison Mai) hanno cancellato i loro eventi programmati durante la settimana della moda nella capitale francese, di cui è attesa l’inaugurazione il 24 febbraio.