Canepa fa un altro passo verso l’uscita dal tunnel. Il gruppo tessile di San Fermo della Battaglia (Como), alle prese con una strutturazione decisiva per la sopravvivenza dell’attività, dopo l’ammissione al concordato preventivo in continuità decisa dal Tribunale di Como lo scorso giugno, nei giorni scorsi ha annunciato di aver ottenuto il via libera dalla maggioranza dei creditori al piano di riassetto.
“Monitoro costantemente l’andamento dell’azienda e, in termini di redditività aziendale, i dati sono migliori rispetto agli obiettivi contenuti nel piano industriale del concordato”, ha commentato in una nota Michele Canepa, tornato circa sei mesi fa alla guida dell’azienda di famiglia fondata nel 1966 dopo l’acquisizione di tutte le società del Gruppo Canepa da DeA Capital Alternative Funds sgr, entrata con quote di maggioranza a giugno 2018. “Chiuderemo il 2019 – ha proseguito – con un fatturato intorno ai 39,5 milioni di euro e allo stesso tempo si registrano perdite nettamente inferiori al previsto”.
Il risanamento dell’azienda ha già comportato un taglio del personale, con una riduzione di 50 unità, sebbene sia stato “contenuto il più possibile e in alcuni casi rimodulando il contratto con dei part-time”, si legge sulla nota.
Il piano di riordino prevede la riorganizzazione del sito produttivo, già in corso nell’area tessitura di San Fermo della Battaglia, che sarà completato entro il 2019.