Condé Nast Italia dice addio a Glamour. In occasione di un incontro con la stampa, Fedele Usai, CEO di Condé Nast Italia, ha infatti annunciato che, nel 2020, verrà interrotta la pubblicazione online e offline della testata Glamour. “Dal punto di vista del fatturato, Glamour è ancora importante – ha spiegato Usai – ma il target, ovvero le donne giovani di circa 20 anni, si sta spostando su altre piattaforme”. La redazione digital della testata verrà fatta confluire in VanityFair.it, mentre per quanto riguarda le altre persone coinvolte, l’azienda ha comunicato di avere dei dialoghi in corso.
La chiusura di Glamour va di pari passo con l’intenzione della realtà editoriale di concentrare le proprie attenzioni sulle altre testate del gruppo, ovvero Vanity Fair, che “sta andando molto bene e che ha registrato, negli ultimi quattro mesi, una crescita in edicola, cosa che non si vedeva da parecchio tempo, e anche dal punto di vista dei risultati pubblicitari è molto forte”, Vogue e La Cucina Italiana. Quest’ultima è stata protagonista di un recente rilancio in Italia e di un lancio in America (il primo numero è stato distribuito una decina di giorni fa), dove ha anche aperto un ufficio dedicato con circa 10 persone impiegate. Sempre in America, la testata collaborerà con Eataly per dei corsi di cucina.
Non solo, tra gli altri progetti di Condé Nast Italia vi è l’apertura del primo Experience Store, il quale sorgerà al piano terra della sede di Condé Nast Italia in piazzale Cadorna 7, angolo via Carducci. Al suo interno, e quindi lungo i circa 300mq di spazio, sorgerà, tra le altre cose, un bar, e si potrà accedere agli archivi cartacei e digitali del gruppo, “che sono stati completamente recuperati”. L’idea è di aprire il Condé Nast Frame, questo il nome dello spazio, a dicembre.
Per quanto riguarda i ricavi pubblicitari della divisione italiana della casa editrice, Usai ha spiegato che circa il 25% proviene dal digitale, il 65% dalla carta e il restante 10% dagli eventi. In ogni caso, il 2019 “è stato un anno di grandi investimenti” e per questo “il bilancio ne risentirà”. A livello di specifiche testate, Usai ha inoltre spiegato che Gq sta “andando bene dal punto di vista finanziario” e che “è tornato profittevole”.