Canada Goose ha archiviato il secondo trimestre dell’anno, chiuso lo scorso 29 settembre, registrando ricavi per 294 milioni di dollari (circa 267 milioni di euro) in crescita del 27,7% sull’anno precedente. Il canale direct to consumer ha registrato ricavi per 74,2 milioni di dollari (dai 50,4 milioni precedenti), guidati soprattutto dai nuovi store, mentre il canale wholesale ha registrato vendite per 219,8 milioni di dollari (dai 179,9 milioni dello scorso anno). A livello di mercati, il player dell’outerwear ha fatto sapere di aver registrato una forte crescita nei mercati chiave, e una performance “straordinaria” negli Stati Uniti (+38,5 per cento) e in Asia, dov ha quasi raddoppiato il fatturato (48,9 milioni da 26,6 milioni). In ogni caso, come riportato da Bloomberg, il brand ha affermato che i disordini a Hong Kong hanno danneggiato il suo business nel territorio.
Inoltre, come specificato dal CEO Dani Reiss, l’invio anticipato dei suoi prodotti invernali potrebbe incidere sui risultati dell’attuale trimestre, soprattutto a livello wholesale, andando contro le aspettative degli analisti di FactSet che si aspettavano un incremento di questo canale.
Il profitto lordo è stato di 160,4 milioni di dollari, per un margine del 54,6 per cento, pari a un incremento anno su anno di 31,9 milioni di dollari. L’utile netto si è attestato a quota 60,6 milioni (in crescita sui 49,9 milioni del 2018).
Il brand, che ha reso noti i risultati il 13 novembre, ha chiuso la seduta borsistica della giornata a -10,8 per cento.