Il settore retail potrà raggiungere, a livello globale, 3,3 trilioni di dollari (2,7 trilioni di euro) di profitti nei prossimi anni. È quanto emerge dal Retail Report 2019, lo studio realizzato dalla piattaforma di pagamento Adyen e la società di ricerca 451 Research su abitudini d’acquisto e aspettative dei consumatori, confrontate con le strategie a cui si affidano i retailer per migliorare la customer experience.
Tale crescita del retail, stando a quanto emerge dallo studio, sarebbe possibile grazie a un potenziale aumento delle vendite trainato da un migliore e maggiore utilizzo dell’’unified commerce’ (un’evoluzione dell’omnichannel commerce) e dalla correzione di shopping experience negative. Si tratta di nuove opportunità che, solo in Italia, valgono un volume di transazioni da oltre 53 miliardi di dollari (47 miliardi di euro).
Per far lievitare il business dei retailer sino ad almeno 805 miliardi di dollari, secondo i dati, occorrono strumenti innovativi e un approccio integrato tra i diversi canali di vendita. Questo comporterebbe, però, anche un confronto con più esigenti richieste dei consumatori, che si aspettano di vivere una shopping experience personalizzata. Qualche esempio? I portafogli digitali e pagamenti contactless, che risultano essere un rilevante elemento di fidelizzazione nei confronti di un retailer: stando ai dati, il 53% dei consumatori dichiara di aver abbandonato almeno un acquisto online negli ultimi 6 mesi per la mancata disponibilità del metodo di pagamento preferito, un dato che si traduce in 277 miliardi di vendite abbandonate a livello mondiale ogni anno.
Il fatturato dei retailer, inoltre, potrebbe aumentare di altri 560 miliardi di dollari con le opzioni cross-channel (l’acquisto online e il ritiro o la restituzione direttamente in negozio) offerte dai social network. Stando ai dati, il 46% dei consumatori afferma che la disponibilità del cross-channel li spingerebbe a propendere per un rivenditore piuttosto che un altro. Non stupisce, dunque, che già 308 miliardi di nuove vendite annuali vengano realizzate in questo modo.
Sempre secondo lo studio di Adyen e 451 Research, tra le principali possibilità di sviluppo per i retailer vi sarebbe anche la riduzione delle vendite non realizzate. Le cause principali di queste ultime sono da ricondurre a opzioni di pagamento limitate, esaurimento merce e lunghe attese prima di poter completare un acquisto. Nella top list dei consumatori più esigenti (per quanto riguarda la qualità dei prodotti) figurano gli italiani: il 96 per cento dei potenziali acquirenti italiani preferisce uscire dal negozio nel caso in cui l’oggetto dei propri desideri non sia disponibile. Ecco perché le rotture di stock lo scorso anno hanno causato ai retailer 482 miliardi di dollari di mancate vendite nel mondo. Ma perdite ugualmente elevate (circa 370 miliardi) si sono registrate anche a causa di code e tempi d’attesa che, soprattutto per gli acquirenti più giovani, rappresentano un fastidioso impedimento.
“La trasformazione digitale – ha commentato Philippe de Passorio, country manager Italia di Adyen – è qualcosa di cui i retailer non possono più fare a meno, se vogliono fornire una customer experience integrata e personalizzata sulle richieste del pubblico. I nostri dati mostrano in modo inequivocabile che oggi investire in una seria strategia focalizzata su commercio unificato, soluzioni di pagamento e social media può portare profitti da record al retail nazionale. Per quanto sia stata di tendenza negli ultimi anni, abbiamo solo scalfito la superficie dell’enorme potenziale della trasformazione digitale in ambito retail”.