La filiera tessile si interroga sulla sostenibilità. A dimostrarlo è una ricerca realizzata da Première Vision (la fiera è in calendario a Parigi da oggi al 19 settembre, ndr) e dall’Institut français de la mode (Ifm) che ha approfondito il tema del consumo eco-responsabile di prodotti moda, condotto su un campione di 5mila francesi, italiani, tedeschi e americani. Secondo quanto si legge sulla stampa internazionale, quasi il 50% delle persone interrogate ha comprato, nel 2019, almeno un fashion item sostenibile.
Negli Stati Uniti questa percentuale sale al 55%, seguita dal 47% dell’Italia, dal 46% della Francia e dal 43% della Germania. “Cifre – si legge su Mffashion, che ha raccolto le dichiarazioni del direttore della fiera, Gilles Lasbordes – che mostrano come il consumatore sia attento a questi temi e li prenda in considerazione”.
Diverso da Paese a Paese il concetto associato al termine sostenibilità: per il 41,6% dei francesi e per il 40,7 degli italiani questa inquadra il rispetto dell’ambiente nei processi di produzione, mentre per il 47,1% degli americani è la natura non inquinante dei materiali utilizzati. Per i tedeschi (30,3%), infine, la sostenibilità riguarda le condizioni di lavoro.