Tiffany apre le porte anche a ‘lui’. Il gioielliere americano, infatti, ha annunciato a metà agosto il lancio, da ottobre, della sua prima collezione di gioielli maschili. La nuova linea uomo comprende quasi 100 modelli di gioielli con una fascia di prezzo tra i 200 e i 15mila dollari. L’obiettivo è aumentare le vendite che hanno risentito del calo degli acquisti da parte dei turisti, andando oltre i suoi clienti tradizionali. Nei primi tre mesi dell’anno, le vendite di Tiffany erano calate del 2,9% a 1 miliardo di dollari (circa 890 milioni di euro), costringendo il gruppo a rivedere al ribasso le stime sull’intero 2019.
“La nuova linea di prodotti avrà un proprio spazio all’interno dei 300 negozi di Tiffany”, ha dichiarato Reed Krakoff, direttore artistico dell’azienda, che ha sviluppato la collezione.“Sento che noi siamo l’unico marchio di lusso americano – ha aggiunto – che ha credibilità nel realizzare gioielli da uomo. Sembrava un’opportunità così naturale e ovvia offrire al cliente che sta visitando il nostro marchio, qualcosa di nuovo. I gioielli di fascia alta stanno spuntando sulle passerelle della moda maschile di Gucci e di altri grandi marchi del lusso”. Già oggi la metà dei clienti globali dell’azienda sono di sesso maschile.
Nella giornata di ieri, Tiffany ha diffuso i risultati del secondo trimestre d’esercizio (chiuso il 31 luglio), che evidenziano vendite in calo da 1,08 a 1,05 miliardi di dollari (circa 948 milioni di euro), e utili in flessione da 144,7 milioni di dollari (1,17 dollari per azione) a 136,3 milioni (1,12 dollari per azione). Il dato sui profitti ha battuto le attese di Wall Street, ferme a 1,04 dollari per share. Il titolo, che da inizio anno ha ceduto il 12%, ha reagito al rialzo chiudendo a +2,6 per cento.