Il Tribunale ordinario di Como ha disposto l’ammissione alla procedura di concordato preventivo in continuità aziendale per Canepa. Il provvedimento arriva a circa due mesi dalla acquisizione da parte di Michele Canepa (insieme a Maurizio Ceriani) di tutte le società del Gruppo Canepa da DeA Capital Alternative Funds sgr, entrata con quote di maggioranza a giugno 2018. L’imprenditore è così rientrato nell’azienda tessile di famiglia, che lui stesso ha contribuito a sviluppare con le sorelle, prima della sua uscita, nel 2000, per comprare l’azienda tessile Taroni.
“I nuovi provvedimenti sono pensati e destinati a delineare il futuro di tutto il Gruppo Canepa, in quest’ottica ci siamo già confrontati con le organizzazioni sindacali per trovare delle soluzioni volte ad attenuare l’impatto del nuovo piano industriale sul fronte occupazionale e contenere il più possibile gli esuberi del personale in eccesso”, commenta Canepa.
La ristrutturazione legata al piano industriale presentato, si legge in una nota, “prevede l’applicazione di una strategia mirata a una qualità totale che salvaguardi l’heritage produttivo e creativo dell’azienda e, attraverso la sua naturale attitudine verso l’innovazione, definisca il migliore assetto produttivo e gestionale”.
Oggi, prosegue il comunicato, “l’obiettivo aziendale è focalizzato sul dare continuità ai rapporti con i suoi importanti clienti garantendo l’alto standard qualitativo e la sostenibilità dei suoi prodotti e dei suoi servizi”.
Lo scorso dicembre, l’azienda serica di San Fermo della Battaglia (Como) aveva chiesto e ottenuto dal Tribunale fallimentare di Como il concordato preventivo in “bianco” (o con riserva); a quell’epoca, erano stati concessi 120 giorni per poter mettere nero su bianco un piano finanziario definitivo volto al rilancio dell’azienda.