Focus su internazionalizzazione, uomo, digitale e operations. Sono questi i pilastri strategici de Il Bisonte, il brand di pelletteria che, negli scorsi giorni, è stato acquisito dai giapponesi di Look Holdings. “Per il brand significa entrare in una partnership forte con un partner industriale e commerciale”, ha spiegato a Pambianconews Sofia Ciucchi, CEO del brand. “Dopo tre anni con un fondo di investimento che ha portato un contributo in termini di managerializzazione dell’azienda, trovo che questo rappresenti il passaggio finale. Credo sia il massimo che potevamo aspettarci in termini di valorizzazione e di continuità”.
Nei piani del brand, pertanto, l’internazionalizzazione continua ad essere tra gli obiettivi primari. Tra i Paesi verso cui Il Bisonte si concentrerà c’è l’Asia. Il marchio, attualmente, conta tre punti vendita diretti a Hong Kong, dove, dallo scorso anno, è presente attraverso una propria società retail, ovvero il suo “avamposto in Asia”. Tra gli obiettivi, però, ci sono anche dei progetti di sviluppo di altri negozi diretti, molto probabilmente in Cina. Nella restante parte dell Asia, il brand è presente in franchising, con il Giappone, mercato numero uno del brand, al primo posto, con ben 42 monomarca, anche se “c’è ancora molto da fare”. Per quanto riguarda l’America, qui il brand ha aperto un negozio a marzo, e attualmente sta cercando di sviluppare ulteriormente il canale wholesale. Questo canale, infatti, conta circa per l’80% del fatturato del brand, mentre il retail ha l’obiettivo di “testare la formula distributiva, i nuovi prodotti, e aprire a nuovi mercati”. Proprio nel negozio americano, tra l’altro, è stato lanciato il il progetto Worn with love, ovvero uno spazio dedicato a valorizzare il vintage del marchio, in cui un artigiano darà una seconda vita agli oggetti grazie ad un servizio di “remise en forme” e cura della pelle. Un progetto, questo, che vuole essere esportato anche nei negozi di Parigi, in luglio, e poi, idealmente, anche in altri Paesi. Per quanto riguarda l’e-commerce “stiamo lavorando per integrarlo maggiormente con i negozi fisici”. Questo canale pesa attualmente meno del 2% del fatturato del brand e il Paese in cui la piattaforma è più forte sono gli Stati Uniti.
Tra le ultime novità che riguardano il brand, vi è poi il lancio del “brand manifesto cartoon”, ovvero un cartone animato, disponibile sui principali canali del marchio, per raccontare l’universo del brand, a cui è stata messa a corredo anche una mini capsule dedicata. “Abbiamo lavorato molto sul recupero dei valori del marchio e su una modalità di comunicazione più contemporanea, interessante e digitale. Per cui abbiamo pensato che il veicolo migliore fosse quella di trovare una chiave che non fosse solo scritta o solo per immagine. Così è nato il cartone animato”.
Altro focus importante è il prodotto. “Nei mesi scorsi abbiamo completato il percorso di strutturazione dell’azienda, abbiamo acquistato un nuovo stabilimento dove abbiamo trasferito la nostra parte logistica e stiamo finendo di sistemare il nostro vecchio stabilimento industriale, così da consentirci di poter gestire volumi maggiori e di liberare spazio e per investire e crescere nella parte tecnica di prodotto”, ha concluso Ciucchi.