Fast Retailing archivia il primo semestre con ricavi e utili record, sebbene le questioni climatiche pesino sull’outlook per l’intero anno. Tuttavia, si mantengono notevoli le aspettative sul mercato cinese, dove il colosso nipponico sta accelerando i numeri (+20% nel periodo), e questo ha spinto il titolo sulla Borsa di Tokyo. Il gruppo giapponese che controlla il marchio Uniqlo (che a breve sbarcherà a Milano, in piazza Cordusio) ha registrato ricavi per 1,267 miliardi di yen (circa 10 miliardi di euro), in crescita del 6,8% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Con il segno più anche l’utile operativo, in crescita dell’1,4% a 172,9 miliardi di yen (1,38 miliardi di euro) e l’utile ante imposte è aumentato del 5,5 per cento, a 174,2 miliardi di yen (1,57 miliardi di dollari circa).
Nella prima parte dell’anno Uniqlo Japan ha visto calare fatturato e utile, rispettivamente dello 0,5% e del 23,7% a 491,3 (3,92 miliardi di euro) e 67,7 miliardi di yen (540 milioni di euro). I ricavi di Uniqlo International, invece, sono aumentati del 14,3% a 580 miliardi di yen (5,22 miliardi di dollari). Le vendite online sono risultate in crescita del 30,3%, portando l’e-commerce sul giro di affari dal 7,5% al 9,9 per cento. La percentuale di ricavi in Cina ha raggiunto il 22% del totale, quella realizzata in Norda America ed Europa il 9,7 per cento.
Per l’intero anno fiscale, che termina ad agosto, il gigante nipponico prevede un ribasso dell’utile operativo a 260 miliardi di yen, contro i 270 miliardi di yen stimati lo scorso gennaio a causa di un tempo insolitamente caldo che lo ha costretto a tagliare i prezzi per i vestiti invernali e per l’incertezza dei suoi marchi in alcuni mercati. Il gruppo, però, ha mantenuto le sue prospettive per ricavi record a quota 2.300 miliardi di yen (18 miliardi di euro), con l’utile consolidato a quota 265 miliardi di yen (+5%) e il risultato operativo a +10,1% a 260 miliardi di yen.
Oggi in Borsa il titolo di Fast Retailing registra un incremento pari al 7 per cento.