La blockchain arriva in casa Lvmh. Secondo quanto riferito dal portale specializzato CoinDesk, che cita fonti anonime vicine al numero uno del lusso mondiale, il gruppo guidato da Bernard Arnault sarebbe infatti pronto ad adottare tecnologie in grado di gestire e aggiornare, in modo univoco e sicuro, un registro contenente dati e informazioni per autenticare i suoi luxury goods. “Chiamata Aura – si legge su CoinDesk – la piattaforma di derivazione crittografica dovrebbe entrare in funzione tra maggio e giugno prossimi per Louis Vuitton e i profumi di un altro brand in orbita a Lvmh, Christian Dior. Il suo utilizzo verrà poi esteso agli oltre 60 marchi di Lvmh e, infine, anche ai brand competitor”.
Lvmh avrebbe arruolato un team blockchain a tempo pieno, al lavoro, lontano da occhi indiscreti, già da un anno. Ad aiutare il gruppo parigino sarebbero player specializzati come ConsenSys e Microsoft Azure. “Aura – continua CoinDesk – è stata costruita utilizzando una versione autorizzata della blockchain ethereum, chiamata Quorum, che tutela la privacy dei dati ed è stata sviluppata da JpMorgan“. Al momento né Lvmh né i partner ConsenSys e Microsoft hanno confermato o commentato il lancio di questo progetto.
Tra i problemi all’ordine del giorno, soprattutto in vista dell’utilizzo di una tecnologia blockchain ‘targata’ Lvmh da parte di gruppi concorrenti, ci sarebbe ora la gestione della proprietà intellettuale. “Per evitare i problemi incontrati, ad esempio, dalla blockchain venture tra Ibm e Maersk, Lvmh potrebbe donare tutte le proprietà intellettuali a un’entità separata, e tale entità, a sua volta, sarà di proprietà dei marchi partecipanti”, ipotizza CoinDesk.
La blockchain inquadra la condivisione di risorse informatiche per rendere disponibile a una comunità di utenti un database virtuale. Per il mondo del lusso non è una novità. I primi a scommettervi sono stati alcuni nomi della gioielleria che, nella blockchain, trovano uno strumento per tracciare la provenienza di metalli e pietre, e garantire al consumatore un prodotto ‘etico’.