Mattioli si conferma tra i nomi di riferimento dell’area gioielli di Baselworld 2019, pronto a intercettare un pubblico sempre più trasversale con le sue collezioni. Tra le novità presentate a Basilea ci sono le evoluzioni delle collezioni Aspis, Life e Puzzle, oltre agli anelli elastici Xband, in oro bianco e diamanti. “Queste proposte – ha raccontato a Pambianconews Licia Mattioli, amministratore delegato dell’azienda piemontese della gioielleria -, adattabili in termini di grandezza, sono dei veri e propri gioielli per sempre, che si tramandano di madre in figlia. Il riscontro che abbiamo avuto a Basilea è stato davvero positivo per questa collezione”.
Mattioli è reduce da un 2018 “molto positivo”. Per il brand l’Italia resta il primo mercato europeo per importanza, seguita dal Benelux. Stati Uniti, Russia e Giappone sono invece le piazze di riferimento extra Ue.
A poche ore dalla chiusura dell’edizone 2019 della fiera di Basilea dedicata agli orologi e ai gioielli, Mattioli conferma un feedback positivo in termini di affluenza anche se, ha precisato Licia Mattoli, “i clienti che incontriamo sono quelli che ci seguono da tempo e che sono, in un certo senso, già fidelizzati. Di contro, è più difficile, considerando la struttura e la logistica attuali della fiera, incontrare clienti nuovi”.
Quest’anno la manifestazione ha perso diversi espositori dell’area gioielli (su tutti de Grisogono e Pasqualie Bruni), che si affianca all’esodo, nel segmento orologi, di player come Swatch Group e Corum. “Per noi, Baselworld resta un appuntamento molto importante per incontrare clienti e stampa di settore – ha concluso Licia Mattioli -. L’avvicinamento delle date del Sihh e di Baselworld, a partire dall’anno prossimo, fa ben sparare se si pensa di ottimizzare la presenza in Svizzera dei compratori stranieri. Tuttavia, credo che Baselworld abbia bisogno di cambiamenti strutturali di per sè. Alcune aree, come quella dedicata alla gioielleria, risultano infatti ancora penalizzate in termini di visibilità. Non è escluso che ad approfittare di questa fase di stallo possa essere la fiera italiana di VicenzaOro, che ha le potenzialità per crescere ulteriormente a livello europeo”.