Con un’operazione di acquisto iniziale pari al 50% del capitale, il gruppo Boffi ha inserito una quarta gemma nel proprio portafoglio di design in aggiunta ai brand Boffi, DePadova e Ma/u Studio. Si tratta di Adl, azienda veneta fondata nel 2004 dall’imprenditore Massimo Luca e specializzata in soluzioni all’avanguardia per porte scorrevoli, a bilico e a battente destinate ad ambiente domestico o all’ufficio.
L’operazione risponde all’esigenza del gruppo amministrato da Roberto Gavazzi di inserire una nuova attività strategica nella offerta di soluzioni di arredo per interni di design, contribuendo ad accelerare lo sviluppo industriale avviato con le precedenti integrazioni. Massimo Luca conserverà la parte residua delle quote azionarie e la presidenza della società.
Adl parte da 4,1 milioni di ricavi nel 2018, fatturato più che raddoppiato negli ultimi esercizi, con l’obiettivo di superare i 5 milioni alla fine dell’anno in corso. L’azienda ha un organico di 23 addetti e produce internamente, in uno stabilimento di 1.800 metri di superficie coperta situato in località Zanè (Vicenza). “In un settore dove non ci sono grossissimi player, si può crescere velocemente, senza compromettere un livello di servizio eccellente”, ha dichiarato a Pambianco Design Roberto Gavazzi.
Adl presenta un ottimo potenziale di crescita soprattutto all’estero, dove è ora scarsamente distribuita; i suoi prodotti saranno inseriti nella rete di showroom e negozi monomarca Boffi, con 25 store di proprietà a cui vanno sommati i 40 aperti dai partner locali. Sarà presente inoltre al Salone del Mobile all’interno dello stand Boffi/DePadova, nel quadro del nuovo spazio S. Project presentato quest’anno nel padiglione 22.
“Il settore delle porte di tecnologia sofisticata e tutto l’ambito della separazione degli ambienti ci interessavano moltissimo – ha sottolineato Gavazzi – perché si integrano perfettamente con il nostro progetto industriale di sviluppo che copre l’intera casa e si affaccia anche al mondo dell’ufficio; quest’ultimo si avvicina sempre più al residenziale perché nei luoghi di lavoro si tende a ricreare l’atmosfera domestica. Le porte ci mancavano; le avevamo realizzate marginalmente e quando si è presentata l’opportunità, abbiamo acquisito uno specialista vero”.
Gavazzi è molto fiducioso sui risultati che potranno derivare da quest’unione. “Pensiamo alle towers in costruzione a livello mondiale. Pensiamo alle soluzioni d’architettura da interni di alta qualità. Pensiamo alle cucine: laddove le forniamo, ci sono sempre delle porte da realizzare. Il core business di Adl, incorporato alla nostra gamma di prodotto, diventa molto interessante per tutte le proposte che potremo esporre nel mondo ad architetti, developers e constructors”.
Il gruppo Boffi ha chiuso il 2018 in lieve aumento (+1%) rispetto ai 93 milioni del 2017, generato perlopiù dai marchi DePadova e Ma/u Studio che sommati assieme sono passati da 10,5 a circa 13 milioni di euro. L’export genera mediamente l’80% del giro d’affari, con un picco dell’85% per il marchio Boffi.