Nel 2018 la tessitura italiana ha mantenuto i valori di fatturato del 2017. Secondo le stime elaborate da Confindustria Moda, il settore dovrebbe archiviare il 2018 con un fatturato consolidato di 7,86 miliardi di euro (-0,3%), imputabile al rallentamento della produzione registratosi nel secondo semestre dello scorso anno.
Le vendite sui mercati extra Ue sono aumentate del 2,9%, mentre l’export verso i Paesi europei ha registrato un sensibile calo del 3,4 per cento. La Cina (+3%) insieme a Hong Kong (+6,1%) si conferma il primo mercato di sbocco per i tessuti italiani nei primi dieci mesi de 2018. Positive le esportazioni verso Giappone (+8,6%) mentre risultano in calo quelle verso gli Usa (-12,6%), Spagna (-9,8%) e Regno Unito (-7,5 per cento).
Sono questi i dati con cui si apre la 28esima edizione di Milano Unica, che porta in scena le collezioni primavera-estate 2020 di 420 aziende di cui il 20% straniere, a cui si aggiungono i 31 espositori presenti negli Osservatori Giappone e quello della Corea (15) per un totale di 467 imprese partecipanti, un numero in linea con l’appuntamento di un anno fa. L’edizione di quest’anno continua a mettere al centro della manifestazione il tema della sostenibilità, con un focus particolare l’innovazione di processo. Tra le novità di quest’anno, anche il lancio di e-milanounica, il nuovo marketplace per il tessile abbigliamento moda in partnership con Pitti immagine.