Gianni Chiarini arruola un nuovo CEO e inaugura la prima boutique milanese. Il marchio toscano di accessori, dal 2017 in orbita al fondo 21 Investimenti, gruppo fondato e guidato da Alessandro Benetton, ha chiamato al proprio timone Andrea Vecchiato, che dallo scorso settembre ha preso il posto di Cristina Cortesi. Il manager arriva da Lumberjack, dove ricopriva la carica di general manager e CEO, e ha maturato in passato diverse altre esperienze nel settore moda e accessori, per aziende come Bata e Geox.
“Se penso al lavoro che stiamo facendo, mi piace definirlo un cambiamento in continuità”, spiega Vecchiato a Pambianconews. “Stiamo valorizzando il brand senza stravolgerlo, sia dal punto di vista del prodotto, dando più importanza alle linee essenziali che da sempre caratterizzano il suo design, sia a livello di distribuzione”. Attualmente, il marchio è presente in 1000 multibrand del mondo e in svariati department store. “L’input è quello di insistere con una distribuzione qualificata, che permetta al brand di emergere”.
La comunicazione circa la nomina del nuovo CEO arriva in concomitanza con l’esordio milanese: questa sera, infatti, Gianni Chiarini inaugura al civico 46 di Via Della Spiga il suo primo store meneghino, che si affianca sul suolo italiano al flagship di Firenze e arriva a stretto giro dalle recenti aperture in Giappone. Lo spazio, che si estende su una superficie di circa 60 metri quadrati, richiama in diversi dettagli la città natale del brand, Firenze.
“Il nostro è un business incentrato sul wholesale, ma è evidente che non c’è nulla di meglio di un flagship store per esprimere la nostra identità”, prosegue Vecchiato. “Per questa ragione, siamo alla ricerca di una nuova location per Firenze e in un paio d’anni vogliamo aprire a Parigi, Seoul e Hong Kong”.
A livello economico, il gruppo Gianni Chiarini, che opera tramite il marchio omonimo e attraverso Gum Design, “entrambi made in Italy”, ha chiuso il 2017 con un fatturato stabile a circa 35 milioni di euro, per il 65% in arrivo dall’estero. I mercati principali del marchio sono, oltre all’Italia (35%), Giappone e Russia. “Contiamo di replicare lo stesso risultato anche nel 2018, ma il vero obiettivo è raddoppiare i ricavi entro cinque anni”, conclude il manager.