Dopo sette anni di partnership, Kering mette fine al patto per l’e-commerce stretto con Ynap e riporta in-house tutte le attività legate alle vendite online.
A renderlo noto è stato lo stesso colosso francese, all’interno di una nota ufficiale sulle “nuove linee guida della strategia digitale”. A spiccare tra le iniziative è proprio la decisione di internalizzare completamente l’e-commerce, mettendo quindi uno stop alla joint venture con Ynap, costituita nel 2012. “Entro la prima metà del 2020 le attività di e-commerce migreranno interamente sotto il controllo di Kering”, spiega il comunicato stampa, anche se il gruppo “continuerà a sviluppare partnership con importanti piattaforme esterne di e-commerce”.
La fine della liaison con Ynap, dallo scorso maggio di proprietà della rivale Richemont, è il punto saliente di un programma piuttosto serrato sul digitale che comprende lo sviluppo di app in partnership con Apple per lo staff dei negozi, l’adozione di tecnologie all’avanguardia per i pagamenti e l’offerta di comunicazioni ed esperienze personalizzate ai clienti grazie all’analisi dello storico dei comportamenti d’acquisto. Kering fa inoltre riferimento al lancio di mini app per WeChat per migliorare la comunicazione con i clienti in Cina.
La ‘mente’ dietro al cambiamento è Grégory Boutté, nominato a dicembre 2017 nel ruolo di chief client e digital officer, con il compito di guidare la transizione al digitale di Kering, gestendo e-commerce, CRM, data science e innovazione.
L’e-commerce è il canale distributivo in più rapida crescita per tutti i marchi e rappresenta il 6% delle vendite al dettaglio complessive del gruppo nel primo semestre del 2018.