Hermès centra le attese e archivia i primi nove mesi dell’anno con ricavi in crescita del 7% (+11% a cambi costanti) a oltre 4,3 miliardi di euro. Particolarmente solida, segnala la maison parigina, la progressione del terzo trimestre, con vendite in aumento del 9% (+10% a cambi costanti) a 1,46 miliardi, in linea con il consensus Bloomberg. Hermès ha confermato il segno più in tutte le aree geografiche, con l’Asia (escluso il Giappone) a +14%, spinta dall’accelerazione del mercato cinese, l’America a +13%, il Giappone a +7%, così come l’Europa e la Francia.
Tra le diverse categorie di prodotto, si evidenzia il balzo del ready-to-wear e degli accessori (+15%), dei leather goods e della selleria (+9%), della divisione seta e prodotti tessili (+4%) e della divisione orologi (+8 per cento).
“Hermès ha messo a segno una crescita significativa nei primi nove mesi dell’anno in tutte le regioni. Siamo ottimisti riguardo al futuro, ma siamo anche grati per quanto raggiunto finora”, ha commentato Axel Dumas, executive chairman di Hermès.
Nessun rallentamento cinese, quindi, per la maison del lusso che, “nonostante le crescenti incertezze economiche, geopolitiche e monetarie dello scenario globale”, ha confermato gli obiettivi di nel medio termine.