Moody’s migliora l’outlook sull’industria americana dell’abbigliamento e del footwear. Una nota dell’agenzia di rating americana ha infatti alzato il giudizio sul futuro (i prossimi 12-18 mesi) del settore da “stabile” a “positivo”, sulla scia dei primi risultati legati agli investimenti, in primis nel digitale e nella shopping experience, e alle diverse strategie di efficientamento dei costi. “Questo – si legge nella nota di Moody’s – va di pari passo con un’economia più forte, che genererà profitti maggiori. È la prima volta che il settore ottiene un outlook positivo dai primi mesi del 2015”.
L’agenzia newyorkese ha rivisto al rialzo la guidance per l’intero 2018, con profitti operativi che, per il settore, dovrebbero crescere tra il 4% e il 5% (contro il precedente +3,5-4,5 per cento) e vendite in progressione del 4,5%-5,5% (dal precedente +3,5-4,5 per cento). Decisivo il contributo dello shopping legato alle festività (la cosiddetta “holiday season”), con performance in crescita soprattutto nell’off-price.
Il miglioramento per il settore retail dovrebbe farsi poi più marcato dal prossimo anno, “quando il declino dei grandi magazzini inizierà frenare e la crescita maggiore di negozi specializzati, supermercati, negozi di abbigliamento, calzature e drug store contribuirà all’aumento del profitto operativo complessivo”. A evidenziare il balzo maggiore sarà il canale e-commerce.
“Il miglioramento è stato stimolato da un contesto macroeconomico più forte, con una ritrovata fiducia dei consumatori e una bassa disoccupazione”, ha commentato Mickey Chadha, vice president e senior credit officer di Moody’s.
Non mancano, nell’analisi di Moody’s, anche fattori che potrebbero avere un impatto negativo sul settore: tra questi un mercato del lavoro sempre più competitivo, l’aumento dei costi di trasporto e l’incertezza legata ai rapporti commerciali tra Usa e Cina.