Lvmh ha registrato vendite in aumento del 10% a 33,1 miliardi di euro nei primi nove mesi del 2018. La crescita a livello organico è stata dell’11% rispetto allo stesso periodo del 2017 e del 13% “se si esclude l’impatto per la chiusura della concessione nell’aeroporto di Hong Kong a fine 2017”. Il colosso del lusso ha evidenziato una performance positiva in tutte le aree geografiche. Nel solo terzo trimestre i ricavi sono aumentati del 10 per cento.
Tra le diverse aree di business, il balzo maggiore è quello della divisione moda e pelletteria, che segna un +20% (+14% a livello organico), con Louis Vuitton che si conferma marchio ammiraglio. Segno più anche per Celine, per cui Lvmh ricorda l’inizio di una nuova fase sotto la guida stilistica di Hedi Slimane. Continua, infine, il momento positivo di Fendi e Loro Piana.
A +8% (+14% a livello organico) la divisione profumi e cosmetici, che beneficia del successo dei profumi di Christian Dior, mentre la divisione gioielli e orologi ha registrato un rialzo delle vendite del’8% (+14% a livello organico), spinta dalla “performance eccellente” di Bulgari. Quanto al selective retailing, il gruppo guidato da Bernard Arnault ha riportato una crescita del giro d’affari del 2% (+8% a livello organico), con Sephora che evidenzia un forte slancio in Nord America e Asia. La divisione wines & spirits, infine, ha registrato una crescita organica del 7% nei primi nove mesi, con i volumi degli champagne stabili, ma i prezzi in aumento. Sono invece aumentati del 4% i volumi dei cognac. Cina e Stati Uniti sono stati i mercati con la crescita più dinamica.
“In un contesto geopolitico e monetario incerto – si legge nell’outlook del gruppo parigino -, Lvmh continuerà ad essere vigile. Il gruppo porterà avanti la sua strategia incentrata sull’innovazione e sull’espansione geografica, con un focus sui mercati più promettenti. Lvmh farà affidamento sulla potenza dei suoi marchi e sul talento dei suoi team per estendere ulteriormente la sua leadership globale nel mercato del lusso nel 2018”. In mattinata il titolo di Lvmh perdeva oltre 4 punti percentuali alla Borsa di Parigi. Sui titoli del lusso pesano i timori del mercato per un rallentamento della Cina, con Kering che nelle stesse ore lasciava sul terreno oltre il 5% e le italiane Moncler e Ferragamo, rispettivamente, a -4,75% e -3,38 per cento.
“I consumatori cinesi – ricorda Reuters – rappresentano circa un terzo di tutti gli acquisti di beni di lusso. L’industria del lusso, sostenuta da elevate valutazioni del mercato azionario, è particolarmente sensibile a qualsiasi accenno di problemi in Cina. Le azioni Lvmh, ad esempio, sono scambiate al di sopra delle medie quinquennali. Il titolo ha iniziato a scendere la scorsa settimana a causa di voci, non confermate, di un giro di vite, sui prodotti di alta gamma, da parte dei funzionari doganali cinesi”.