Vogue Magazine porta in tribunale Black Vogue per questioni di marchio. Come riportato da The Fashion Law, Advance Publications, parent company di Condé Nast, casa editrice statunitense che, tra gli altri, raccoglie appunto Vogue, si è rivolta a una corte federale di New York per dare il via a una causa contro Nareasha Willis accusando la giovane designer e “fashion activist”, come si definisce sul suo profilo Instagram, di aver riportato su alcuni dei capi da lei messi in vendita il marchio “Black Vogue” senza autorizzazione. Secondo Advance Publications, infatti, la Willis starebbe utilizzando un marchio (Black Vogue) facilmente confondibile, per nome e per grafica, con il più celebre “Vogue” di Condé Nast, rischiando così di creare un collegamento, nella realtà inesistente, tra le due realtà.
Non solo, negli scorsi mesi, la Willis avrebbe già provato a registrare il marchio, ricevendo però un rifiuto da parte dell’Us Patent and Trademark Office, in quanto confondibile con i marchi Vogue già registrati da Advance Publications.
La Willis non ha ancora risposto ad alcuna richiesta di commento.