Continua il momento positivo di Tiffany & Co che archivia la prima metà dell’anno con ricavi e utili in crescita. Nei sei mesi al 31 luglio scorso, il colosso newyorkese della gioielleria ha infatti registrato vendite per 2,1 miliardi di dollari (circa 1,8 miliardi di euro), a +13%, e profitti per 287 milioni, balzati del 38 per cento.
Nel solo secondo trimestre, gli utili netti hanno toccato quota 145 milioni di dollari (+26%), a fronte di un turnover di 1,1 miliardi (+12%), che ha battuto le stime di Wall Street, ferme a 1,04 miliardi.
La performance del gruppo guidato dal CEO Alessandro Bogliolo è stata positiva in tutte le aree geografiche, in primis nelle Americhe (che da sole generano circa metà del fatturato di Tiffany, e che nel secondo quarter hanno segnato un +8%) e in Asia-Pacific (+28 per cento). Il management ha riferito agli analisti che a trainare il business in Asia è stata la Greater China.
“Siamo soddisfatti della crescita del fatturato e degli utili, nonché della forza e dell’ampiezza dei risultati nel primo semestre 2018, ma vale la pena notare che la spesa per investimenti strategici è in aumento per il resto dell’anno, come previsto, il che comporterà una crescita sostenibile a lungo termine”, ha commentato Bogliolo.
Tiffany ha rivisto al rialzo la guidance per l’intero anno, con utili per azione che dovrebbero collocarsi tra i 4,65 e i 4,80 dollari, contro stime precendenti nel range dei 4,50-4,70 dollari. Nel pre-market di ieri le azioni di Tiffany hanno segnato un +5%, per poi chiudere la seduta vicine al +1 per cento.