“Noi non faremo il Black Friday. Non è nel nostro dna”. Sono queste le parole di Michael Ward, managing director di Harrods, che a Bloomberg Tv ha spiegato come il più famoso department store del Regno Unito non applicherà la politica di sconti prevista per la giornata inaugurale dello shopping natalizio (negli Usa il Black Friday, appunto, è il giorno successivo alla festività del Ringraziamento e kick-off della holiday season), a favore di proposte full price, più in linea con l’offerta up market. “Applicare sconti e promozioni, specialmente quando tutti lo fanno sulla scia di un concept promozionale importato dagli Stati Uniti, sminuisce il tuo brand”, ha dichiarato Ward, che ha inoltre inquadrato una crescita del 27% per le vendite di Harrods nel 2016.
Le incertezze legate alla Brexit e le ripercussioni sulle possibilità di spesa dei cittadini britannici hanno spinto molti retailer inglesi a estendere offerte e promozioni per un periodo più lungo del solo Black friday. Dal canto suo Harrods “non vuole competere con il mass market, ma piuttosto distinguersi come si addice a un retailer che un tempo beneficiava dei royal warrants (onorificenze conferite dalla famiglia Reale Britannica a negozi e attività commerciali, ndr)”.
L’insegna controlla dalla Qatar Investment Authority si prepara, inoltre, alla più significativa operazione di restyling in 180 anni di storia. Harrods, infatti, ha varato un piano triennale di rinnovo dei suoi spazi e della sua presenza online da 200 milioni di sterline (circa 225 milioni di euro), pronto ad attirare sempre più clienti internazionali.